01) Introduzione
presentiamo il ciclo ideale del capello come
appare raffrontando le immagini istologiche con laspetto dei capelli estratti ed
osservati in microscopia a luce polarizzata.
Da questo raffronto scaturiscono alcune "nuove
acquisizioni sul ciclo del capello" di notevole interesse nosologico e non prive di
importanza anche su piano terapeutico.
Va precisato che parliamo di un capello
"perfetto" ed "ideale", un anagen VII, cioè di un capello con durata
della fase anagen di 4 - 10 anni, tipico del sesso femminile, del bambino pre pubere,
della donna giovane e/o gravida, un capello che si presenta con guaine massicce e ben
conformate, massima profondità bulbare, fra 7 e 8 mm, massima rapidità di crescita,
circa 400 micron al giorno (12 mm al mese).
I capelli comuni, quelli di quasi tutti noi, sono,
nel migliore dei casi, anagen VI.
Dobbiamo precisare che non tutte le immagini che qui
Vi mostriamo sono originali ma, in parte, le abbiamo tratte da atlanti di dermatologia o
anatomia in commercio.
02) Ciclo del Capello
Il ciclo del capello e del pelo
(anagen, catagen, telogen), è quel ricambio necessario ad impedire che, in natura, lannesso cresca
indefinitamente ed, in definitiva, per impedire che un individuo di 50 anni abbia peli e
capelli lunghi 6 metri.
Classicamente leggiamo e diciamo che la fase anagen
dura mediamente 1000 giorni, la fase catagen 10 giorni, la fase telogen 100
giorni.
03)
Fasi Anagen, Catagen e Telogen
Un altro modo di rappresentare il ciclo ci fa
vedere che quando un "vecchio" capello è in telogen il follicolo è già in
anagen IV, e ci fa capire che lanagen ed il catagen sono fasi del follicolo mentre
il telogen è solo una fase del capello, che cade fisiologicamente.
04)
Metabolismo degli Androgeni
Fondamentalmente il capello controlla il suo
ciclo attraverso il metabolismo degli androgeni.
Il capello, durante lanagen, tramite la 5 alfa
riduzione del testosterone, provoca decremento di attività della adenilciclasi e quindi
della esochinasi, che permette al glucosio di accedere alla glicolisi, con riduzione di
attività di questa via metabolica fino al blocco delle mitosi della matrice ed al
telogen.
In modo bilanciato, attraverso la 17 beta
steroidodeidrogenasi e laromatasi, produce anche estrone solo quanto gli è
sufficiente a mantenere lattività fisiologia della adenilciclasi, cioè le mitosi
della matrice e la durata dellanagen.
Facciamo subito notare, facendo un salto pindarico ai
risvolti terapeutici, come tutti i tentativi di "terapia" medica della così
detta "alopecia androgenetica" si sono fino ad oggi limitati al tentativo di
incrementare la durata dellanagen o bloccando la 5 alfa riduzione con inibitori
ormonali o mimando il fattore di crescita del bulge con il minoxidil.
05)
Vie Ormonali del Ciclo del Capello
Nella donna il
diidrotestosterone, necessario al telogen, dovrà essere prodotto dal follicolo mediante riduzione a testosterone del
principale androgeno circolante nel sesso femminile, landrostenedione.
Il testosterone potrà poi prendere la via della 5
alfa riduzione a diidrotestosterone.
Nel maschio la via della 5 alfa riduzione è invece
da testosterone, quindi più diretta.
E quindi chiaro come nel maschio la via
metabolica privilegiata è quella della 5 alfa riduzione a diidrotestosterone, mentre
nella femmina è assai facile la aromatizzazione dellandrostenedione ad
estrone.
Appare comprensibile perché la durata
dellanagen del maschio è circa metà di quella della femmina e perché nel sesso
femminile lalopecia androgenetica è assai più rara.
06) Immagina Clinica di un soggetto con Capelli Anagen 7
07)
Istologia di un Capello Anagen 7
Facciamo notare come il bulbo è circondato da
cellule adipose, quindi profondo nellipoderma sottocutaneo circa 7 mm, cioè 7000
micron.
08)
Labbondante innervazione di un
Capello Anagen
09) Anagen VII "estratto" ed osservato a
fresco al microscopio in luce polarizzata.
Notiamo la guaina epiteliale interna ben evidente ed
alta sul colletto: la lunghezza della guaina, che va dallinfundibulo al bulbo, è
ben misurabile e ci fa facilmente sapere la profondità del capello nella cute.
Osserviamo come le cellule della matrice,
mitoticamente attive e non cheratinizzate, fanno apparire il bulbo nero.
10) Fase Catagen
Finita la fase di crescita,
anagen, ha inizio la
fase catagen che è suddivisibile in tre sottofasi: catagen I, II, III.
Osservando un capello estratto in catagen lo stato e
la lunghezza della guaina ci fa facilmente conoscere la profondità del bulbo e quindi la
fase catagen che stiamo osservando.
Il catagen inizia nel momento in cui cessano le
mitosi delle cellule della matrice che raccolte in una specie di sacco formato dalla
guaina epiteliale esterna collegano un bulbo, ora cheratinizzato, alla papilla e vanno
incontro, tuttaltro che inerti, ad un tipico processo di "apoptosi" che fa
di loro qualcosa di molto simile ad una ghiandola endocrina a secrezione
paracrina.
11) Fisiologia del Catagen e sue vie metaboliche
Durante il catagen la 5 alfa reduttasi è
completamente bloccata perché il NADPH, che è necessario come fonte di idrogenioni per
la 5 alfa riduzione, si forma nello shunt degli esosomonofosfati solo durante
lanagen.
Il metabolismo del follicolo è ora deviato
obbligatoriamente verso laromatizzazione e lalto tasso di estrogeni blocca la
fosforilasi e la fosfofruttochinasi, enzimi chiave della glicolisi.
Ora, come già scrivevano Frank Parker e Robert
Williams negli anni 60, le cellule del sacco da precursori come testosterone,
androstenedione ed estradiolo producono abbondantemente estrone; da cortisolo producono
cortisone; da glucosio glicogeno.
Queste tre sostanze sono indispensabili per la
qualità del prossimo anagen:
- sarà lestrone, con la mediazione di un
fattore di crescita, ad attivare ladenilciclasi e quindi le mitosi delle cellule
staminali del bulge,
- il cortisone è "fattore permissivo" per
lattivazione del sistema delle proteine chinasi e cioè per lattività della
esochinasi, quindi per lutilizzo di glucosio e glicogeno,
- il glicogeno, che viene accumulato in granuli in
quel che resta della guaina epiteliale esterna, sarà la prima e la sola fonte di energia
metabolica per le cellule del bulge quando, in discesa mitotica, non hanno ancora preso
contatto fisico con la papilla.
Per laccumulo del glicogeno, a ridosso della
membrana vitrea, la guaina epiteliale esterna "sembra" ispessirsi e diventa
fortemente PAS positiva.
12)
Istologia di un capello catagen
I
Notiamo come le guaine sono ancora intatte ma il
bulbo deconnesso dalla papilla e la matrice che sta già formando il tipico
"sacco" del catagen dimostrano inequivocabilmente che lanagen è finito.
Notiamo come questo capello, se estratto per un
tricogramma convenzionale, venga facilmente confuso con un anagen.
La presenza di cellule adipose ci dimostra che il
bulbo è ancora allogato nellipoderma sottocutaneo, cioè a non meno a 7 mm di
profondità: 7000 micron.
Da questo momento il capello non potrà più crescere
alla velocità di 400 micron al giorno, poiché non vi sono più le mitosi della matrice
(!), ma dovrà risalire nel follicolo alla velocità ben più modesta del ricambio della
cute, circa 65 micron al giorno, e per raggiungere linfundibulo dovrà percorrere
circa 6.500 micron e non potrà farlo in meno di 80 - 90 giorni.
Questa considerazione era già stata fatta negli anni
60 da Isidoro Bosco.
13)
Catagen I "estratto" ed osservato a
fresco in olio da immersione al microscopio in luce polarizzata
La cheratinizzazione del bulbo, luminoso e colorato,
dimostra che le mitosi sono cessate.
In microscopia convenzionale, la forma del bulbo, la
pigmentazione del fusto fino al colletto e la guaina intatta e profonda, che ancora
contiene citrullina ed arginina e si colora con cinnamaldide (D.A.C.A.), farebbero
facilmente scambiare questo capello con un anagen.
14)
Istologia di un capello catagen II
Il "sacco", ora ben evidente, è composto
di cellule che prendono i colori vitali. Queste cellule, tuttaltro che inerti,
stanno preparando con la loro attività endocrino - metabolica un nuovo anagen.
Osserviamo ancora, intorno al "sacco", la
presenza di cellule adipose.
15)
Particolare del "sacco" in catagen
II
E suggestivo osservare come listologia
del sacco tenda ora ad assomigliare alla zona cordonale della ghiandola surrenale.
16)
Catagen II "estratto" ed osservato a
fresco in olio da immersione al microscopio in luce polarizzata
Questo è il catagen "classico", descritto
sempre come difficile da reperire e da riconoscere.
Notiamo come la presenza della guaina ancora ben
conformata ci dice inequivocabilmente che questo capello è in catagen e come la
cheratinizzazione del bulbo ci esclude completamente la possibilità di scambiarlo con un
anagen.
17)
Istologia di un capello catagen
III
Il capello, risalito nel follicolo per 5000 - 6000
micron, ha raggiunto ora linfundibulo, allaltezza dellinserzione del
muscolo piloerettore, e sta attivando le cellule staminali del bulge, quasi per contatto
(!).
E suggestivo sapere che il bulge è ricco di
mastociti ed è attraversato da assoni che lo connettono con linterno del follicolo.
La guaina connettivale e la membrana vitrea PAS
positiva e ricca di glicogeno, sottostanti, sono collassate.
18)
Catagen III "estratto"
Il bulbo è clavato e la guaina è ormai
distinguibile solo con il microscopio in luce polarizzata.
Solo la scomparsa della guaina epiteliale interna
segna la fine delle attività metaboliche ed il passaggio del capello alla fase
telogen.
In microscopia convenzionale questo capello appare
come un telogen.
19)
Attivazione del "bulge"
Questa è una immagine ormai classica ripresa e
parzialmente rielaborata dallo splendido "Atlante" della professoressa Antonella
Tosti (1996).
Vediamo come il capello in catagen III attiva il
bulge per dare lavvio al nuovo anagen. In questo momento la papilla dermica appare
"risalita" dallipoderma nel derma;
lattivazione del bulge da il via alle mitosi
delle cellule staminali che con una discesa mitotica, quasi neoplastica, riguadagnano la
papilla, riformano la matrice e danno il via al nuovo anagen.
Vediamo anche che, quando il capello è in
telogen,
il follicolo è già in anagen IV.
20)
Questa è la stessa immagine precedente ma
modificata
In un ciclo ideale la papilla non risale nel derma,
questo avviene solo se, al ricambio, segue un peggioramento della qualità
dellanagen.
Osserviamo come, al momento del catagen
III, la
guaina connettivale e la membrana vitrea (PAS positiva perché ricca di glicogeno) sono
collassate sotto il bulbo, come il catagen III sia contemporaneo al momento di attivazione
delle cellule staminali (anagen I), alla la discesa mitotica cellulare (anagen
II) ed alla
colonizzazione della nuova matrice (anagen III).
Il grado di displasia di ogni nuovo anagen appare in
larga parte determinato dalla qualità metabolica del catagen che lo precede:
- ad una carenza di estrone conseguirà una
attivazione insufficiente del bulge,
- ad una carenza di cortisone conseguirà una
attivazione insufficiente della adenilciclasi con scarso metabolismo del glucosio e
difficoltoso utilizzo del glicogeno,
- durante la discesa mitotica verso lipoderma
la sola fonte di energia metabolica per le cellule in anagen II è data dal glicogeno
accumulato nella guaina epiteliale esterna, se questo è insufficiente, obbligherà ad un
anagen meno profondo, cioè più involuto, con risalita, ora sì, della papilla dermica.
Il catagen è quindi il momento metabolicamente più
delicato e più attivo di tutto il ciclo follicolare.
21)
Istologia di un capello telogen
I
Il capello ha ora perso ogni attività metabolica, e
si trova praticamente "infilato" nellinfundibulo, fra il muscolo
piloerettore e la ghiandola sebacea. Questo capello non ha più alcuna connessione né
ancoraggio al follicolo.
22)
Telogen I "estratto"
Si vede bene, in luce polarizzata, la completa
mancanza di guaine e la cheratinizzazione del bulbo.
23)
Istologia del nuovo capello anagen
IV
24)
Stessa immagine precedente, ma al momento del ricambio
Questa è la stessa immagine precedente che
mostra il momento del ricambio: il nuovo capello anagen IV sta spingendo fuori dal
follicolo il vecchio telogen I.
25)
Telogen II "estratto"
Fra telogen I e telogen II possono essere passati
solo pochi giorni (!).
Questo elemento cade o rimane fra le dita se solo si
passa una mano fra i capelli.
Ovviamente il telogen II non ha un corrispondente
istologico.
26)
Conclusioni
Da queste osservazioni emergono alcune
considerazioni interessanti sia su piano teorico che pratico:
a) la fase catagen è certamente sottovalutata sia
nella sua durata temporale che nella sua importanza funzionale. La sua durata dipende
ovviamente dalla profondità del follicolo ma non sarà mai di 10 - 15 giorni, se non in
un vellus;
b) la durata della fase telogen è fortemente
sopravvalutata e da quando Van Scott, nel 1957 standardizzò il tricogramma, ci stiamo
portando dietro un errore inveterato;
c) fino ad oggi tutti i tentativi medici di terapia
di una alopecia o di un defluvio androgenetico mirati a bloccare la 5 alfa reduttasi sono
stati indirizzati unicamente ad allungare lanagen, non a migliorarne la qualità.
La terapia medica, pena il suo
"proverbiale" fallimento, dovrà ora spostare lobiettivo dallanagen
al catagen.
I nostri tentativi terapeutici saranno rivolti ad
"ottimizzare il catagen" perché ogni capello ha lanagen che si è
"guadagnato" con il catagen che lo ha preceduto.
Andrea
Marliani*, Paolo Gigli *, Marino Salin*
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