Descrizione:
Una de Gato (Uncaria Tomentosa): un inverno in assoluta sicurezza!!!
Che cosa è: L’Uncaria tomentosa, nota anche col nome d’Unghia di gatto, appartiene alla famiglia delle Rubiacee ed è un grosso arbusto rampicante e spinoso, che cresce spontaneo nelle foreste amazzoniche. La droga, costituita dalla parte interna della corteccia e delle radici, ha una composizione complessa.
Proprietà: • Impiegato come antinfiammatorio. • Impiegato nella cura del reumatismo e dell’artrite. • Aiuta a rinforzare il sistema immunitario. • Efficacia nella cura dell’ulcera e dei disturbi gastrointestinali. • Si usa come antiallergico e antivirale. Ci sono evidenze in vitro e in vivo su animali che questa pianta abbia effetti antinfiammatori, inibitori della replicazione virale e della proliferazione di cellule anomale. In modo generico, possiamo riassumere che gli effetti terapeutici dell’Uncaria tomentosa siano intimamente relazionati col sistema immunitario.
Componenti: Corteccia standardizzata, disidratata e polverizzata, concentrata al 1% ATM*.
Modalità D’Uso:
- Stati infiammatori comuni: 1 compressa al giorno, da assumersi a digiuno. - Stati infiammatori invalidanti: 2 compresse al giorno, da assumersi a digiuno.
Contenuto Confezione: Flacone in vetro contenente 60 compresse da 200 mg.
Bibliografia tratta da Pubmed: Alla frazione alcaloidea (alcaloidi ossindolici pentaciclici: isopteopodina, pteropodina, isomitrafillina, mitrafillina, rincofillina, isorincofillina) è dovuta la potente azione immunostimolante e immunomodulante, di tipo aspecifico, che si esplica sostanzialmente attraverso un’aumentata attività fagocitaria da parte dei macrofagi del sistema reticolo-endoteliale oltre che un incremento del numero delle cellule T4 e NK (Natural Killer). In realtà, sono stati individuati due chemiotipi d’Uncaria: uno ad alcaloidi ossindolici pentaciclici a prevalente attività immunostimolante, che è quello utilizzato, ed un altro ad alcaloidi ossindolici tetraciclici ad attività sedativa sul SNC e ipotensiva; i primi si comportano da antagonisti sui secondi. (Mok et al., 1992; Liu e Mori, 1992; Wagner et al., 1985; Liu et al., 1993) I glucosidi dell’acido chinovico, altri componenti importanti, esplicano fondamentalmente azione antinfiammatoria e antivirale. La dimostrazione di un reale effetto antinfiammatorio potrebbe spiegare l’impiego tradizionale della pianta nei dolori reumatici e nell’ulcera gastrica; in tale attività non sembrano coinvolte le prostaglandine. Tutti i principi attivi dell’Uncaria sembrano in grado di contrastare l’azione della DNA-polimerasi e della transcriptasi inversa implicati nella replicazione virale: questo rende ancor più efficace l’attività immunostimolante, e ne giustifica l’impiego nelle forme erpetiche e -ancora in corso di studio- nell’AIDS (Steinberg, 1995). Alla frazione polifenolica, infine, si deve l’attività antiossidante, antiradicalica e antimutagena, utile nella prevenzione delle malattie degenerative. E’ ancora in corso di studio l’attività d’inibizione selettiva sulla proliferazione delle cellule tumorali (Sheng, 1998). L’utilizzo dell’estratto è controindicato durante la gravidanza e l’allattamento per una possibile azione sulla muscolatura uterina e sulla produzione del latte, in bambini al di sotto dei tre anni, in quanto il sistema immunitario non è ancora sufficientemente maturo, e in tutte le situazioni in cui viene ricercata una immunodepressione iatrogena, come in pazienti che hanno subito un trapianto o che devono subirlo. Il sovradosaggio può provocare diarrea, mentre, in seguito ad assunzione prolungata, è stato segnalato un lieve calo in vitamina A. |