Descrizione:
Limone: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Limone • Nome botanico: Citrus limonum • Famiglia: Rutaceae • Sinonimi e nomi stranieri: C. limon, C. medica var. limonum. Citroneneoel, lemon oil, essence de citron.
Costituenti principali: Alfa e beta-pinene (oltre il 55 %), mircene, limonene, sabinene, germacrene, cariofillene, gamma-terpinene.
Predominanza: Tutto, nel limone, farebbe pensare alla sua mascolinità, ma alcuni suoi aspetti astringenti, freschi, delicatamente stimolanti, protettivi nei confronti di agenti esterni trasmettono chiaramente la sua predominanza femminile, yin.
Nota: Malgrado la freschezza del suo aroma e la sua scarsa permanenza farebbero orientare per una nota di testa, il limone esprimendo parte della sua mascolinità in una sensazione vagamente calda e avvolgente, si colloca su una nota intermedia di cuore.
• Pianeta governatore: I suoi effetti di stimolo e purificazione del metabolismo ma soprattutto la decisa azione di stimolo dell’intelligenza e comunicazione fanno comprendere meglio la predominanza di mercurio rispetto al sole che a prima vista sembrerebbe il primo pretendente al controllo di questa pianta.
Chakra di riferimento: La porta di ingresso di questa performante essenza è simile al suo colore giallo, il 3° chakra. Tramite il plesso solare, “cuore nervoso” del nostro corpo, la riequilibrante azione del limone si estende a tutto l’organismo.
Aspetto fisico: Il limone è un albero sempreverde che può raggiungere l’altezza di 6 metri. Possiede foglie ovali dentellate, di colore verde e fiori molto profumati. Il frutto del limone è più piccolo del frutto del cedro. Le dimensioni vanno dai 5 ai 10 cm in lunghezza, di forma ovoidale, sormontato da un mammellone conico all’estremità superiore. Ha superficie rugosa, brillante, punteggiata per la presenza di numerose ghiandole dell’epicarpio. Si effettuano due raccolti all’anno, uno viene fatto in inverno ed uno in estate. Il colore dei frutti varia a seconda del periodo, dal giallo al verde. I frutti migliori sono destinati al mercato ortofrutticolo, gli altri per l’estrazione del succo e dell’essenza.
Provenienza: La pianta del limone è originaria dell’Oriente. Alcuni studiosi ritengono che la sua probabile provenienza sia la Cina meridionale, mentre altri ritengono che provenga dall’India. Venne introdotto dapprima nell’Africa settentrionale e quindi in Italia e nel resto d’Europa, dai Crociati. Oggi cresce spontaneo nel bacino mediterraneo ed è coltivato soprattutto in Italia, nella regione della Sicilia, Israele, Cipro, ma anche negli Stati Uniti. Ne esistono numerose varietà, circa 50, che si sono sviluppate nel tempo.
Parti impiegate: La corteccia del frutto chiamata pericarpio.
Metodi estrattivi: L’olio essenziale di limone si estrae per spremitura a freddo della buccia esterna del frutto maturo. Essa viene largamente privata dello strato bianco e spugnoso, chiamato albedo. Esistono in commercio anche essenze estratte per distillazione, ma vengono impiegate per uso alimentare, hanno una resa maggiore ma una minore qualità. La resa si aggira tra lo 0,3 e lo 0,5%.
Caratteristiche: Liquido mobile, limpido, di colore da giallo chiaro a giallo verdognolo che può intorbidire per raffreddamento. Possiede odore caratteristico, fresco e leggero, che ricorda il frutto.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente giallo, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: La pianta del limone, influenzata anche dal sole, ci regala un olio essenziale ricco di stimoli energetici. Diffuso nell’ambiente crea un’atmosfera frizzante, stimola la calma nei soggetti nervosi e stressati, regala energia nei soggetti stanchi ed apatici. Il limone, sia come frutto che come olio essenziale, agisce sulla nostra mente, stimolandone la tonicità e la forza vitale. Favorisce intuizioni, concentrazione e memoria grazie ad una azione di armonizzazione della nostra componente razionale e della riduzione di quella emozionale.
Altri usi: L’essenza di limone viene largamente impiegata per aromatizzare molti prodotti alimentari, soprattutto le bevande analcoliche, gasate e non, in pasticceria e nella produzione di caramelle. In campo farmaceutico è impiegato nelle pastiglie per la gola e come aromatizzante di vari sciroppi. E’ molto usato come componente di miscele fresche per profumeria come le eau de toilette, in saponi ed in detergenti.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Atossico, non irrita. Può però causare sensibilizzazione sulla pelle in soggetti sensibili se esposti al sole diretto.
Annotazioni storico-culturale: Esistono due versioni discordi, riguardo l’arrivo del limone, in Sicilia. Alcuni studiosi ritengono, sia stato portato dagli Arabi nel XII secolo, mentre secondo altri furono i Crociati. Da sempre il frutto del limone è conosciuto per le sue virtù rimineralizzanti, vitaminiche, disintossicanti e antibatteriche. Basti pensare all’abitudine di nutrirsi di spremute di agrumi, fra i quali il limone, in caso di influenza per rinforzare il sistema immunitario e ripristinare il fabbisogno di vitamine A,B e C . Sulle navi inglesi serviva per curare l’equipaggio dalla scorbuto. Nei paesi caldi veniva utilizzato per curare il tifo e la malaria. Il suo succo, ricco di olio essenziale, è utilizzato spremuto sui frutti di mare freschi, alimento ad lato rischio batteriologico come l’acqua e la verdura. Questa abitudine alimentare nasce dal fatto che, entro pochi minuti, il potere battericida sviluppato dal succo è in grado di inattivare più del novanta per cento dei batteri eventualmente presenti. Questo potere dipende sia dalla presenza dell’acido citrico, che dalla presenza dell’olio essenziale. In Inghilterra, dove l’aromoterapia è praticata anche negli ospedali, l’olio essenziale di limone si diffonde per disinfettare le corsie e le sale d’attesa, viene inoltre impiegato al capezzale dei malati terminali, per neutralizzare gli umori negativi emanati dai corpi malati e per sollevare l’umore dei soggetti impauriti e depressi. In Italia, l’olio essenziale è la base di molti preparati disinfettanti come il “Citrosil”. Pare che una ricerca giapponese sia riuscita a provare che diffondendo copiosamente questo aroma in un ambiente di lavoro si riducono gli errori di battitura a macchina del 54%.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Cedro U.S.A., eucalipto globolus, finocchio dolce, ginepro (bacche), lavanda vera 40/42, pino mugo siberiano, pino silvestre.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.
Bibliografia: Zuccari
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L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |