Descrizione:
Pompelmo: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Pompelmo • Nome botanico: Citrus maxima • Famiglia: Rutaceae • Sinonimi e nomi stranieri: C. grandis, C. paradisi, C. decumana, arancio maggiore. Polmpelmusenoel, shaddock oil, essence de pamplemousse.
Costituenti principali: Limonene (oltre il 90%), mircene, alfa-pinene, cariofillene.
Predominanza: Caldo e suadente, ma allo stesso tempo acidulo, fresco e brioso il pompelmo esprime bene la sua predominanza femminile, grazie al suo effetto drenante ed astringente, yin.
Nota: Brioso e particolarmente volatile, questo aroma si percepisce ed agisce, grazie alla sua nota di testa, nella parte alta del nostro corpo.
• Pianeta governatore: Possente riequilibratore metabolico, il pompelmo esplica la sua azione secondo procedure gioviali tanto da poterlo definire senza dubbio un aroma governato da giove.
Chakra di riferimento: Capace di governare l’equilibrio del nostro ipotalamo con effetti indiretti sul metabolismo il pompelmo esplica il suo massimo effetto a favore del 7° chakra.
Aspetto fisico: Il pompelmo è un albero sempreverde, non spontaneo, che può raggiungere l’altezza di 10 metri ed oltre. Possiede foglie lucenti ed è caratterizzato da grossi frutti gialli che possono raggiungere i 10 Kg di peso. I frutti migliori sono destinati al mercato ortofrutticolo mentre gli altri si prestano all’estrazione del succo e dell’essenza. Fra le varie terminologie in uso siamo abituati ad identificare il pompelmo con il termine inglese “grape fruit”. In realtà si tratta di due frutti diversi. Secondo Arctander, autore di “Perfume and Materials of Natural Origin”, il grape fruit sarebbe un ibrido fra lo shaddock, cioè il pompelmo, e l’arancio dolce. Nel “Codex Vegetabilis” di Steinmetz, il termine inglese corretto per indicare il pompelmo è “shaddock”.
Provenienza: Il pompelmo è originario dell’Oriente ma oggi cresce coltivato in Cina, nelle Indie occidentali, negli Stati Uniti, in California e Florida, in Brasile ed in Israele.
Parti impiegate: La corteccia del frutto.
Metodi estrattivi: L’olio essenziale di pompelmo si estrae per spremitura a freddo, a mano o con macchine, della buccia esterna del frutto maturo, largamente privata dello strato bianco e spugnoso, chiamato albedo. Esistono in commercio anche essenze estratte per distillazione, sia della buccia come del frutto esaurito dopo la spremitura, le quali vengono impiegate per uso alimentare infatti hanno una resa maggiore ma una minore qualità. La resa si aggira attorno allo 0,5%, per distillazione si può arrivare anche all’1,5%.
Caratteristiche: Liquido mobile, limpido, da incolore a giallo chiaro fino a giallo verdognolo, con odore caratteristico, fresco e leggero, che ricorda il frutto. Sapore amaro.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente viola, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: Il pompelmo costituisce il tradizionale rifugio di coloro che hanno parzialmente perso le redini della propria vita. Di dimensioni generose, solido e rassicurante tanto da infondere senso della stabilità, trasmette contemporaneamente amorevolezza e leggerezza, grazie alla morbidezza che offre al tatto. La sua azione psichica è quella di un deciso maestro che regola gli umori ed i disequilibri all’origine. Stimola con moderazione servendosi del suo straordinario effetto euforizzante. Ottimo per chi si sente depresso (non patologico), trasmette gioia di vivere e leggerezza. Regola l’appetito, in sinergia con la salvia sclarea, combattendo efficacemente i disequilibri che conducono ad obesità e anoressia.
Altri usi: L’essenza di pompelmo viene largamente impiegata per aromatizzare molti prodotti alimentari, soprattutto le bevande, in pasticceria e nella produzione di caramelle. L’olio essenziale di pompelmo è inoltre scarsamente usato come componente di miscele fresche per profumeria come le eau de toilette, in saponi ed in detergenti.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Atossico, non irrita e non causa sensibilizzazione sulla pelle, anche in soggetti sensibili esposti al sole diretto.
Annotazioni storico-culturali: Sebbene l’olio essenziale di pompelmo costituisca praticamente l’ultimo nato nel settore dell’aromotecnica, i suoi effetti sono noti da secoli. La sua azione drenante e stimolante della circolazione con effetti pratici sulla ritenzione di liquidi e cellulite è conosciuta fino dall’antichità. Le proprietà antinfluenzali e di profilassi contro le malattie da raffreddamento sembrano più dovute alla massiccia presenza della vitamina C che alle numerose ed infondate leggende del passato.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Bergamotto, cipresso, geranio, lavanda vera 40/42, limone, neroli, rosmarino.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.
Bibliografia: Zuccari
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L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |