Descrizione:
Rosa Damascena: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Rosa damascena • Nome botanico: Rosa damascena • Famiglia: Rosaceae • Sinonimi e nomi stranieri: Rosa di Bulgaria, rosa di Damasco, rosa della quattro stagioni, Rosenoel - absolut (ted.), absolute of rose (ingl.), absolue de rose (fr.).
Costituenti principali: Citronellolo, geraniolo, nerolo l-linalolo, alcool feniletilico.
Predominanza: La proverbiale delicatezza e dolcezza della rosa attribuiscono al suo aroma un’indiscutibile predominanza femminile, yin.
Nota: Malgrado la rosa colpisca tradizionalmente il cuore lo stesso non si può dire del suo aroma che, grazie alla sua proverbiale permanenza rientra a pieno titolo quelli a nota di base.
• Pianeta governatore: Nulla più della rosa potrebbe portarci alla mente il concetto di bellezza. Da questo assunto l’associazione della rosa e del suo profumo a Venere, la dea della bellezza, viene spontaneo. Oltre a questo collegamento logico esistono però numerosi legami tecnici che sottolineano come la modalità di azione e gli obiettivi di questa pianta e del suo aroma siano spiccatamente simili a quelli di Venere.
Chakra di riferimento: L’azione mirata, specialmente sul piano emotivo, nei confronti del cuore, suggerisce bene come il canale energetico prediletto dalla rosa sia il 4° chakra.
Aspetto fisico: Esistono quasi 6.000 qualità di rose, ma pochissime sono quelle che posseggono la comune fragranza. La più utilizzata a scopo curativo è senz’altro la R. damascena, che si suppone si sia sviluppata come ibrido della R. gallica e della R. canina. Malgrado questa pianta possa crescere spontaneamente, la qualità migliore è ottenibile solo da coltivazioni estensive che sfruttino climi particolarmente favorevoli. La pianta della rosa è un arbusto spinoso di piccole dimensioni che può raggiungere i 2 metri di altezza, le foglie di colore chiaro hanno disposizione e forme tormentose. I suoi fiori sono di colore rosa scuro, molto fragranti e provvisti di 36 petali. Il raccolto delle rose avviene dopo il terzo anno di età della pianta, nel periodo primaverile e dura 3-4 settimane. Le rose raccolte al primo mattino danno la migliore resa in termini di quantità e qualità di essenza. I fiori si staccano appena sotto il calice e vengono lavorati immediatamente per evitare fermentazioni.
Provenienza: La rosa damascena è originaria dall’oriente. Oggi la si coltiva soprattutto in Bulgaria ed in Turchia, nella regione dell’Anatolia.
Parti impiegate: Il fiore.
Metodi estrattivi: L’olio essenziale di rosa damascena non si estrae per distillazione in corrente di vapore. Questa impossibilità è data da un eccessivo agglutinarsi dei petali che così facendo impediscono un naturale passaggio del vapore. Si opera quindi una distillazione ad acqua, anche se questa metodica risolve definitivamente il problema in quanto si presta all’ammassarsi dei petali stessi. L’olio di rosa estratto è solubile nell’acqua e solo una parte si separa dopo la distillazione, per questo motivo si preferisce un’assoluta di rosa, la quale mantiene più intatte le caratteristiche complessive del fiore. La distillazione risulta quindi utili solo allo scopo di ottenere contemporaneamente la famosa “acqua di rose”. Da 450 Kg di rose si ottiene 1 Kg di concreta, dal quale si ricava 150 grammi di assoluta con una resa che sfiora lo 0,03%.
Caratteristiche: L’olio essenziale di rosa damascena è un liquido limpido, incolore o giallo, con odore forte ed assai gradevole se diluito, sapore un po’ acre e balsamico. L’assoluta è un liquido viscoso di colore rosso-ambrato, con odore ricco, floreale, dolce e molto persistente.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente verde, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: La rosa damascena possiede un profondo e marcato effetto armonizzante, tanto da poter essere definita il “dottore dell’amore”. La rosa aiuta a vivere serenamente i propri sentimenti ed emozioni, con il distacco necessario a preservare il proprio equilibrio. Questo aroma diffonde concordia e pazienza creando atmosfere piene di gioia di vivere. Il suo impiego costante scioglie blocchi emotivi generati da tensioni amorose o forti delusioni. Malgrado la rosa esprima meglio le proprie virtù nei confronti del cuore, il suo equilibrio alchemico, la sua armonia, la rendono decisamente utile allo stimolo della crescita spirituale in generale ed allo sviluppo di tutti i canali energetici, i chakras.
Altri usi: La rosa, sia sotto forma di acqua distillata che di olio essenziale, di concreta o di assoluta, è uno dei prodotti più usati per la profumeria e l’industria alimentare per dolci e liquori. Le assolute in profumeria hanno una straordinaria resistenza e conferiscono toni molto naturali, si utilizzano anche per aromatizzare i tabacchi. L’acqua di rose si impiega come cosmetico tal quale, come componente di numerosi cosmetici, soprattutto prodotti per la pulizia personale ed è molto utilizzata nella cucina persiana.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Non è irritante, non provoca sensibilizzazione e non è tossico, è in assoluta armonia con il corpo.
Annotazioni storico-culturali: La rosa sprigiona il suo fascino da millenni, nella mitologia greca la si fa nascere da una goccia del sangue di Afrodite, dea della bellezza, mentre per gli arabi dal sudore di Maometto. La poetessa Saffo, nel 600 a.C., la definì “regina dei fiori”. Numerosi testi vedici la presentano come un buon rimedio curativo e tale circostanza è stata confermata nel tempo anche da Dioscoride, Omero, Ovidio ed Orazio. Per i Romani rappresentava fecondità e prosperità in coerenza con la dea Venere. Essi spargevano enormi quantità di petali di rosa durante i banchetti e le feste, cingevano gli ospiti con corone fatte sempre con i suoi petali ed aromatizzavano con essi il vino per gli ospiti. Anche Dante la cita nella Divina Commedia, dove nell’Empireo si trovano i beati disposti in cerchi concentrici come la spirale dei suoi petali. E’ indubbio che il simbolismo esoterico, che la sua armonia e forma suggeriscono, abbia pervaso molti testi del passato. Tuttora si prende a prestito la sua forma per rappresentare il sacro Graal, mentre i rosoni abbelliscono le facciate delle antiche cattedrali, alludendo al paradiso. Citando il noto Rosario non potrebbe mancare un ricordo della famosa “guerra delle due rose” dove agli aspetti crudeli della rosa bianca e della rosa nera simboleggiavano la guerra fratricida, nell’Inghilterra medievale, fra le casate degli York e dei Lancaster. Nella tradizione popolare erboristica la si trova, protagonista di un ruolo importante, fin dal Medioevo. Veniva usata per un’ampia gamma di disturbi, dalle infezioni oculari, alla febbre della peste, dai problemi digestivi, alle congestioni epatiche fino ai problemi legati al ciclo mestruale ed alla insufficienza circolatoria. Molte infine sono le pozioni a base di rosa che si trovano alla voce “afrodisiaco”.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Gelsomino Egitto, lavanda vera 40/42, neroli e sandalo India (legno), verbena.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 1 ml.
Bibliografia: Zuccari
Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito: • O.E. Arancio Amaro • O.E. Arancio Dolce • O.E. Basilico Linalolo • O.E. Bergamotto • O.E. Cajeput • O.E. Camomilla Blu • O.E. Cannella • O.E. Cedro USA • O.E. Cipresso • O.E. Citronella • O.E. Coriandolo • O.E. Elicriso • O.E. Eucalipto • O.E. Finocchio Dolce • O.E. Garofano • O.E. Gelsomino • O.E. Geranio • O.E. Ginepro • O.E. Incenso • O.E. Lavanda • O.E. Limone • O.E. Mandarino • O.E. Menta Piperita • O.E. Mirra • O.E. Mirto • O.E. Neroly • O.E. Niaoulj • O.E. Origano • O.E. Patchoulj • O.E. Pino Mugo • O.E. Pino Silvestre • O.E. Pompelmo • O.E. Rosa Damascena • O.E. Rosmarino • O.E. Salvia Officinale • O.E. Salvia Sclarea • O.E. Sandalo India • O.E. Tea Tree • O.E. Timo Rosso • O.E. Verbena Odorosa • O.E. Ylang Ylang • O.E. Zenzero
L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |