le Intolleranze Alimentari sono una reazione
cronica ad alimenti assunti frequentemente (grano, latte, pomodoro, olivo, caffè e così
via);
il disturbo che provocano non è solo in relazione
diretta all'assunzione, anzi, spesso può avvenire a distanza di tempo, anche fino a 72
ore dopo;
si possono manifestare con sintomi e malattie a
carico di qualsiasi organo, apparato, sistema;
il fenomeno si può accompagnare a disturbi di
assuefazione, dipendenza e relativa astinenza in caso di sospensione;
i sintomi non sono proporzionali alla quantità
dell'alimento intollerato introdotto, quindi non sono dose-dipendente, anche piccole
quantità possono mantenere l'intolleranza;
sono frequenti reazioni trasversali
(cross-reation)
fra alimenti della stessa famiglia o gruppo biologico, quindi assumere alimenti
collaterali vuol dire non disintossicare l'organi-smo e mantenere l'intolleranza;
probabilmente sono dovute ad alterazioni del
sistema immunitario (granulociti neutrofili - IgG 4 - interleukina 1) causate da agenti
stressanti in genere, sostanze chimiche e inquinanti in primo piano.
Ci sono numerosi test che si usano per accertare
l'esistenza di intolleranze alimentare (in parte sono gli stessi che si usano per
accertare a quali sostanze si è allergici. Ma uno dei metodi più semplici per
evidenziare le eventuali intolleranze alimentari con buona precisione è la dieta a
rotazione ideata da Albert Rowe e consiste nell'assumere cibi specifici diversi ogni
tre-quattro giorni. Il ciclo si ripete poi per due tre volte. Si tratta in pratica di
diradare l'assunzione di ogni singolo alimento specifico ed eventuali collateriali
(famiglie biologiche o gruppi di cibi) per un periodo non inferiore ai tre giorni. Per
esempio: se si devono escludere le patate, per tre giorni sarà fatto divieto assoluto di
mangiare non solo le patate stesse ma anche tutti i prodotti appartenenti alla famiglia
delle solanacee (pomodori, peperoni, melanzane ecc.). In questo modo si dà all'organismo
la possibilità di evitare per 72 ore un alimento potenzialmente causa di intolleranza
alimentare, eliminando poi l'intera famiglia biologica di appartenenza si evitano anche
possibili cross-reattività.
Tavola 7 - DIETA PRIVA DI SALICILATI |
Per gli asmatici in particolare
Evitare i seguenti alimenti:
albicocche, arance, datteri, fragole, lamponi, more,
mirtilli neri e rossi, ribes nero e rosso, uva passa e sultanina, pomodori, vino bianco,
aceto di vino, fichi, caffè, tè. Ricordate che i salicilati sono spesso presenti come
conservanti in insaccati e prodotti in salamoia. |
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La dieta a rotazione va eseguita in modo molto scrupoloso
e richiede la completa collaborazione del paziente che deve attenersi strettamente allo
schema consigliato e, quindi, deve evitare tassativamente tutto ciò che non è compreso
nella lista degli alimenti da assumere. Inoltre è utile che il paziente compili, durante
il periodo di dieta, un diario in cui annotare giornalmente eventuali sintomi. Qualora i
sintomi si presentino, o si accentuino, se già esistenti, fin dal primo-secondo giorno
dall'inizio della dieta, molto probabilmente ciò ha una relazione con l'astinenza dal
cibo eliminato. Si tratta dunque di segni prognostici favorevoli, vuol dire cioè che si
è centrato l'alimento giusto. Se un cefalagico che soffre di crisi di emicrania due-tre
volte al mese, iniziando uno schema a rotazione avvertisse, già dalle prime ore o
nell'arco dei primi tre-quattro giorni, l'arrivo della crisi, magari di maggiore
intensità, dovrebbe esserne contento perché vorrebbe dire che l'astinenza dall'alimento
non tollerato gli ha causato il ritorno del sintomo!
Passati 10-12 giorni di dieta a rotazione sicuramente
l'organismo sarà disintossicato da eventuali intolleranze alimentari e si potrà
procede-re alla reintroduzione di un alimento alla volta ogni 24 ore. Si inizierà da
quelli più importanti come grano, latte, uova, caffè, olivo ecc.; se ci sarà la
comparsa della sintomatologia bisognerà attendere almeno tre giorni prima di provare
nuovi alimenti, cioè il tempo necessario all'organismo per eliminare ogni traccia
dell'alimento non tollerato. Con questa metodica è possibile, nell'arco di tre-quattro
settimane, individuare in modo abbastanza certo gli alimenti causa di Intolleranza
alimentare.
Per formulare nel modo, più corretto possibile la dieta a
rotazione, è necessario svolgere preventivamente un'accurata anamnesi alimentare del
paziente, con domande del tipo:
Quali sono gli alimenti o le bevande che
normalmente assume all'inizio della giornata?
Quante volte assume le uova o gli alimenti che le
contengono in una settimana?
Che tipo di condimenti utilizza normalmente?
Alla fine di questo "interrogatorio" si
escluderanno tutte le sostanze alimentari ricorrenti e, fra quelle rimaste, si
prescriveranno quelle che, statisticamente, sono le meno allergizzanti.
L'accertamento di eventuali intolleranze alimentari e
molto importante in sé, ma, in più, perché anche le classiche manifestazioni
allergiche, quali riniti, congiuntiviti, asma, orticaria, possono beneficiare molto
dell'esclusione di eventuali alimenti intollerati. Infatti il fenomeno delle Intolleranze
alimentari può complicare un quadro di allergia. Per esempio una persona che manifesta
un'allergia verso la polvere di casa può presentare un'accentuazione della patologia
(rinite, asma) in determinati momenti di accumulo dell'alimento intollerato, in pratica si
verifica un vero e proprio fenomeno di sommatoria tra diversi tipi di stress.
L'importanza delle intolleranze alimentari nelle sindromi
allergiche può essere alla base dei motivi per cui:
i vaccini desensibilizzanti, anche se protratti per
anni, possano non dare i risultati sperati;
a volte le varie prove allergometriche, Prick, Rast, risultano completamente negative, nonostante siano presenti le chiare manifestazioni
di allergia.
Nei casi di rinite e asma gli alimenti intollerati più
importanti, da un punto di vista statistico, sono il latte (e tutti i suoi derivati) e il
pomodoro (e tutta la famiglia delle solanacee).
Sono sempre più frequenti i casi di reazione allergica ai
salicilati. L'acido acetilsalicilico (aspirina) è utilizzato ormai da molti anni da
milioni di persone, però in quest'ultimo decennio si sono registrate frequenti reazioni
allergiche a questa sostanza. Reazioni che si manifestano soprattutto con orticaria, edemi
delle mucose e asma. Ciò e dovuto al fatto che l'aspirina, come altri antidolorifici,
tipo indometazina e fenilbutazone, possono provocare un aumento di leucotrieni, una delle
sostanze prodotte dalle cellule in caso di allergia. Una reazione all'aspirina, o ai
prodotti elencati prima, deve
fare escludere dalla dieta del paziente anche tutti gli alimenti che contengono i
salicilati in buona concentrazione.
La dieta base per l'allergico
Come abbiamo visto nel capitolo precedente l'alimentazione
dell'allergico deve tenere in considerazione tutti i vari aspetti nutrizionali che possono
peggiorare il suo stato. Ma gli alimenti, attraverso le vitamine e i sali minerali,
possono anche aiutarci molto nel combattere l'allergia, infatti da molti medici la
vitamina C, per esempio, è considerata un antagonista naturale dell'istamina, quindi è
buona norma cercare di consumare buone quantità degli alimenti che la contengono (vedi
Tavola 10). In questo schema base si potranno inserire gli alimenti che non hanno
cross-reattività (vedi Tavola 2). Per esempio, l'allergico ai pollini può inserire le
uova e gli alimenti che le contengono; l'allergico agli acari può inserire i vari tipi di
frutta senza problemi, e cosi via. Poi ci sono dei casi particolari come:
l'allergico alle graminacee che, nel periodo
primaverile, sarà bene si astenga anche dal grano, che potrà sostituire con altre farine
meno allergizzanti tipo Farro, Cous-cous, Camut, Quinoa, Tapioca, Amaranto, ecc.;
Tavola 8 - FONTI NATURALI DI VITAMINA C |
(contenuto
per 100 gr di prodotto) |
Arance
Broccoletti di Rapa
Broccolo verde
Cavoletti di Bruxelles
Cavolfiore
Cavolo broccolo
Cavolo cappuccio
Foglie di rapa
Lattuga da taglio
Limoni
Olio
Papaia
Peperoni rossi e gialli
Peperoni verdi
Prezzemolo
Ribes
Rughetta o rucola
Spinaci
Uva succo |
50
mg 110 mg
54 mg
59 mg
81 mg
77 mg
50 mg
81 mg
59 mg
50 mg
133 mg
60 mg
166 mg
127 mg
165 mg
200 mg
110 mg
54 mg
340 mg |
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L'allergico
all'Olea europea dovrà invece
sostituire l'olio di oliva con degli oli di semi rigorosamente spremuti a freddo tipo
Girasole, Vinacciolo, Sesamo, Cartamo e Soia. Per gli allergici in genere un elenco ideale
di alimenti con relativo schema base può essere il seguente:
Colazione
Frutta fresca o macedonia
Fette biscottate o pane
Composte di marroni o fichi o mirtilli o frutti di
bosco
Tisane malva - finocchi o verbena
Caffè - tè o caffè d'orzo
Latte di soia
Spuntino
Spremute di agrumi o frutta fresca
Pranzo
Primo piatto di pasta o riso o altri cereali Pesce (no crostacei o
molluschi) o carne di tutti i tipi, verdure
Break
Tisana, spremuta di agrumi o frutta fresca
Cena
Primo piatto o piatto unico contorno di verdure o legumi
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