Via Trento, 90 Sinalunga (SI) - Centro Commerciale Valchiana - Tel e Fax: 0577 - 679153 (Dall'autostrada: Uscita Valdichiana)

 

allergie primaverili trattate con prodotti erboristici a base di erbe - applicazione della fitoterapia nel raffreddore da fieno - sintomi di reazioni allergiche primaverili e relative cure - importanza dei prodotti erboristici nella lacrimazione e nelle riniti allergiche

 

Segnala Gratis il tuo Sito nei 15 Motori di Ricerca più Importanti del Mondo

 

 

Fitoterapia

  
  
  
  
  
  
  

Dimagranti

  

  
  
  

Tricologia

  
  
  
  
  

 

 

Fitocosmesi

  
  

Sanitari

  

Arte

  
  

Ricorrenze

  
  
  

Stagioni

  
  
  
  

 

 

 

Newsletter

 

Invia la tua e-mail per avere tutti gli aggiornamenti

 

Tuo Indirizzo E-mail:

Iscriviti
Cancellati

 

Iscriviti alle Newsletter di Erboristeria Dulcamara per rimanere sempre aggiornato.
Inserisci la tua email nel box in alto e fai click sul Bottone laterale.

 

 

PAGINA SUCCESSIVA PRIMAVERA

Gli Afrodisiaci

PORTA ALLA PAGINA DEGLI AFRODISIACI

Caduta Capelli

IL PIU' POTENTE INTEGRATORE PER CAPELLI

Fame Nervosa

COMBATTI IL SOVRAPPESO PRIMA DELL'ESTATE!

Sovrappeso?

NUOVO RITROVATO NATURALE PER DIMAGRIRE

I Dimagranti

Seno Piccolo?

PER AUMENTARE IL VOLUME DEL TUO SENO

 

 

 

 

 

LA DIETA ANTIALLERGICA (seconda parte)

Di Marcello Mondadori (L'erborista 11/2000 - Tecniche Nuove)

Pagina precedente

Pagina successiva

 

• le Intolleranze Alimentari sono una reazione cronica ad alimenti assunti frequentemente (grano, latte, pomodoro, olivo, caffè e così via);

• il disturbo che provocano non è solo in relazione diretta all'assunzione, anzi, spesso può avvenire a distanza di tempo, anche fino a 72 ore dopo;

• si possono manifestare con sintomi e malattie a carico di qualsiasi organo, apparato, sistema;

• il fenomeno si può accompagnare a disturbi di assuefazione, dipendenza e relativa astinenza in caso di sospensione;

• i sintomi non sono proporzionali alla quantità dell'alimento intollerato introdotto, quindi non sono dose-dipendente, anche piccole quantità possono mantenere l'intolleranza;

• sono frequenti reazioni trasversali (cross-reation) fra alimenti della stessa famiglia o gruppo biologico, quindi assumere alimenti collaterali vuol dire non disintossicare l'organi-smo e mantenere l'intolleranza;

• probabilmente sono dovute ad alterazioni del sistema immunitario (granulociti neutrofili - IgG 4 - interleukina 1) causate da agenti stressanti in genere, sostanze chimiche e inquinanti in primo piano.

Ci sono numerosi test che si usano per accertare l'esistenza di intolleranze alimentare (in parte sono gli stessi che si usano per accertare a quali sostanze si è allergici. Ma uno dei metodi più semplici per evidenziare le eventuali intolleranze alimentari con buona precisione è la dieta a rotazione ideata da Albert Rowe e consiste nell'assumere cibi specifici diversi ogni tre-quattro giorni. Il ciclo si ripete poi per due tre volte. Si tratta in pratica di diradare l'assunzione di ogni singolo alimento specifico ed eventuali collateriali (famiglie biologiche o gruppi di cibi) per un periodo non inferiore ai tre giorni. Per esempio: se si devono escludere le patate, per tre giorni sarà fatto divieto assoluto di mangiare non solo le patate stesse ma anche tutti i prodotti appartenenti alla famiglia delle solanacee (pomodori, peperoni, melanzane ecc.). In questo modo si dà all'organismo la possibilità di evitare per 72 ore un alimento potenzialmente causa di intolleranza alimentare, eliminando poi l'intera famiglia biologica di appartenenza si evitano anche possibili cross-reattività.

 

Tavola 7 - DIETA PRIVA DI SALICILATI

Per gli asmatici in particolare

Evitare i seguenti alimenti:

albicocche, arance, datteri, fragole, lamponi, more, mirtilli neri e rossi, ribes nero e rosso, uva passa e sultanina, pomodori, vino bianco, aceto di vino, fichi, caffè, tè. Ricordate che i salicilati sono spesso presenti come conservanti in insaccati e prodotti in salamoia.

 

La dieta a rotazione va eseguita in modo molto scrupoloso e richiede la completa collaborazione del paziente che deve attenersi strettamente allo schema consigliato e, quindi, deve evitare tassativamente tutto ciò che non è compreso nella lista degli alimenti da assumere. Inoltre è utile che il paziente compili, durante il periodo di dieta, un diario in cui annotare giornalmente eventuali sintomi. Qualora i sintomi si presentino, o si accentuino, se già esistenti, fin dal primo-secondo giorno dall'inizio della dieta, molto probabilmente ciò ha una relazione con l'astinenza dal cibo eliminato. Si tratta dunque di segni prognostici favorevoli, vuol dire cioè che si è centrato l'alimento giusto. Se un cefalagico che soffre di crisi di emicrania due-tre volte al mese, iniziando uno schema a rotazione avvertisse, già dalle prime ore o nell'arco dei primi tre-quattro giorni, l'arrivo della crisi, magari di maggiore intensità, dovrebbe esserne contento perché vorrebbe dire che l'astinenza dall'alimento non tollerato gli ha causato il ritorno del sintomo!

Passati 10-12 giorni di dieta a rotazione sicuramente l'organismo sarà disintossicato da eventuali intolleranze alimentari e si potrà procede-re alla reintroduzione di un alimento alla volta ogni 24 ore. Si inizierà da quelli più importanti come grano, latte, uova, caffè, olivo ecc.; se ci sarà la comparsa della sintomatologia bisognerà attendere almeno tre giorni prima di provare nuovi alimenti, cioè il tempo necessario all'organismo per eliminare ogni traccia dell'alimento non tollerato. Con questa metodica è possibile, nell'arco di tre-quattro settimane, individuare in modo abbastanza certo gli alimenti causa di Intolleranza alimentare.

Per formulare nel modo, più corretto possibile la dieta a rotazione, è necessario svolgere preventivamente un'accurata anamnesi alimentare del paziente, con domande del tipo:

• Quali sono gli alimenti o le bevande che normalmente assume all'inizio della giornata?

• Quante volte assume le uova o gli alimenti che le contengono in una settimana?

• Che tipo di condimenti utilizza normalmente?

Alla fine di questo "interrogatorio" si escluderanno tutte le sostanze alimentari ricorrenti e, fra quelle rimaste, si prescriveranno quelle che, statisticamente, sono le meno allergizzanti.

L'accertamento di eventuali intolleranze alimentari e molto importante in sé, ma, in più, perché anche le classiche manifestazioni allergiche, quali riniti, congiuntiviti, asma, orticaria, possono beneficiare molto dell'esclusione di eventuali alimenti intollerati. Infatti il fenomeno delle Intolleranze alimentari può complicare un quadro di allergia. Per esempio una persona che manifesta un'allergia verso la polvere di casa può presentare un'accentuazione della patologia (rinite, asma) in determinati momenti di accumulo dell'alimento intollerato, in pratica si verifica un vero e proprio fenomeno di sommatoria tra diversi tipi di stress.

L'importanza delle intolleranze alimentari nelle sindromi allergiche può essere alla base dei motivi per cui:

• i vaccini desensibilizzanti, anche se protratti per anni, possano non dare i risultati sperati;

• a volte le varie prove allergometriche, Prick, Rast, risultano completamente negative, nonostante siano presenti le chiare manifestazioni di allergia.

Nei casi di rinite e asma gli alimenti intollerati più importanti, da un punto di vista statistico, sono il latte (e tutti i suoi derivati) e il pomodoro (e tutta la famiglia delle solanacee). 

Sono sempre più frequenti i casi di reazione allergica ai salicilati. L'acido acetilsalicilico (aspirina) è utilizzato ormai da molti anni da milioni di persone, però in quest'ultimo decennio si sono registrate frequenti reazioni allergiche a questa sostanza. Reazioni che si manifestano soprattutto con orticaria, edemi delle mucose e asma. Ciò e dovuto al fatto che l'aspirina, come altri antidolorifici, tipo indometazina e fenilbutazone, possono provocare un aumento di leucotrieni, una delle sostanze prodotte dalle cellule in caso di allergia. Una reazione all'aspirina, o ai prodotti elencati prima, deve fare escludere dalla dieta del paziente anche tutti gli alimenti che contengono i salicilati in buona concentrazione.

La dieta base per l'allergico

Come abbiamo visto nel capitolo precedente l'alimentazione dell'allergico deve tenere in considerazione tutti i vari aspetti nutrizionali che possono peggiorare il suo stato. Ma gli alimenti, attraverso le vitamine e i sali minerali, possono anche aiutarci molto nel combattere l'allergia, infatti da molti medici la vitamina C, per esempio, è considerata un antagonista naturale dell'istamina, quindi è buona norma cercare di consumare buone quantità degli alimenti che la contengono (vedi Tavola 10). In questo schema base si potranno inserire gli alimenti che non hanno cross-reattività (vedi Tavola 2). Per esempio, l'allergico ai pollini può inserire le uova e gli alimenti che le contengono; l'allergico agli acari può inserire i vari tipi di frutta senza problemi, e cosi via. Poi ci sono dei casi particolari come:

• l'allergico alle graminacee che, nel periodo primaverile, sarà bene si astenga anche dal grano, che potrà sostituire con altre farine meno allergizzanti tipo Farro, Cous-cous, Camut, Quinoa, Tapioca, Amaranto, ecc.;

 

Tavola 8 - FONTI NATURALI DI VITAMINA C

(contenuto per 100 gr di prodotto)

Arance

Broccoletti di Rapa

Broccolo verde

Cavoletti di Bruxelles

Cavolfiore

Cavolo broccolo

Cavolo cappuccio

Foglie di rapa

Lattuga da taglio

Limoni

Olio

Papaia

Peperoni rossi e gialli

Peperoni verdi

Prezzemolo

Ribes

Rughetta o rucola

Spinaci

Uva succo

 50 mg

110 mg

 54 mg

 59 mg

 81 mg

 77 mg

 50 mg

 81 mg

 59 mg

 50 mg

133 mg

 60 mg

166 mg

127 mg

165 mg

200 mg

110 mg

 54 mg

340 mg

 

• L'allergico all'Olea europea dovrà invece sostituire l'olio di oliva con degli oli di semi rigorosamente spremuti a freddo tipo Girasole, Vinacciolo, Sesamo, Cartamo e Soia. Per gli allergici in genere un elenco ideale di alimenti con relativo schema base può essere il seguente:

 

Colazione

Frutta fresca o macedonia

Fette biscottate o pane

Composte di marroni o fichi o mirtilli o frutti di bosco

Tisane malva - finocchi o verbena

Caffè - tè o caffè d'orzo

Latte di soia

Spuntino

Spremute di agrumi o frutta fresca

Pranzo

Primo piatto di pasta o riso o altri cereali Pesce (no crostacei o molluschi) o carne di tutti i tipi, verdure

Break

Tisana, spremuta di agrumi o frutta fresca

Cena

Primo piatto o piatto unico contorno di verdure o legumi

 

 

 

Pagina precedente

Pagina successiva

 

 

 

E' severemente proibito copiare pagine o parti di esse a scopo divulgativo senza il consenso del webmaster©

 

Via Trento, 90 Sinalunga (SI) - Centro Commerciale Valchiana - Tel e Fax: 0577 - 679153 (Dall'autostrada: Uscita Valdichiana)