Malattia delle
articolazioni molto diffusa, che tende ad aggravarsi con il tempo.
Inizialmente colpisce la cartilagine articolare e successivamente
l'osso, la sinovia e la capsula. L'a. s'instaura quando, per motivi
diversi, la cartilagine articolare non è più in grado di resistere
alle continue sollecitazioni cui è sottoposta durante i movimenti
articolari. L'insufficienza della cartilagine può essere dovuta:
all'età; a fattori ereditar! predisponenti; all'eccesso di peso che
determina un sovraccarico dell'articolazione; a fattori ambientali
(clima, condizioni di lavoro, ecc.). La cartilagine progressivamente
cede: si assottiglia, si frantuma. Quando la malattia è avanzata, si
associano anche alterazioni ossee (addensamenti ossei, formazione di
cavità o geodi, neoformazioni di protuberanze ossee a forma di becco
o di rostro ai margini dell'articolazione), della sinovia che s'inspessisce,
della capsula che s'irrigidisce. L'insieme di questi fenomeni
conduce, con il tempo, a una completa deformazione dei capi
articolari (a. deformante). Le articolazioni più frequentemente
colpite sono l'anca, il ginocchio, la colonna vertebrale (a.
cervicale, a. lombare). La diagnosi si basa sull'esame dei sintomi e
sull'esame radiografico che mette chiaramente in evidenza le
alterazioni dell'articolazione. I sintomi sono inizialmente lievi,
spesso intermittenti. Il dolore è abbastanza caratteristico; intenso
al mattino (inizio del movimento), si attenua durante il giorno e si
riacutizza la sera (dopo prolungate attività). Nelle fasi avanzate
diventa però ininterrotto, disturbando anche il sonno. Altro sintomo
fondamentale è la ridotta capacità di movimento, che giunge infine
all'abolizione completa. L'insieme dei sintomi vana in relazione
alla localizzazione; nell'a. dell'anca il dolore è localizzato
all'inguine e s'irradia alla faccia interna della coscia sino al
ginocchio Per limitare il dolore, il soggetto tende a mantenere la
gamba in adduzione e ad appoggiarla il meno possibile, assumendo
un'andatura zoppicante. La terapia in questi casi è inizialmente
fisica (applicazione di calore, ginnastica, massaggi) e
farmacologica (antinfiammatori, antalgici, decontratturanti). Nelle
forme avanzate si rende necessario un intervento chirurgico di
sostituzione dell'articolazione con una protesi. L'a. vertebrale si
manifesta con dolore e rigidità della colonna. Inoltre possono
insorgere complicazioni dovute alla compressione da parte delle
neoformazioni ossee, del midollo spinale e delle radici dei nervi
che da esso si dipartono, o dell'arteria vertebrale. La terapia
dell'a vertebrale è sia farmacologica sia fisica. In casi molto
gravi può essere applicato un collare di gesso o di plastica, o un
busto che immobilizzi per un breve periodo il tratto di colonna
interessato.
Artrosi cervicale
Quando il processo
artrosico è localizzato nella parte superiore della colonna
cervicale, sotto la nuca, vi può essere mal di testa generalizzato
(detto "a casco"). Invece se l’artrosi interessa la parte più bassa
può insorgere dolore alle spalle con frequenti irradiazioni in tutti
gli arti superiori fino alla mano (cervico brachialgia). In alcuni
casi, se l’artrosi e le tensioni muscolari circostanti comprimono o
irritano le strutture nervose e vascolari della zona, sono presenti
vertigini (a volte con vere violente crisi), tachicardia, nausea,
ronzii auricolari e, qualche rara volta anche disturbi visivi. Uno
dei più frequenti sintomi, soprattutto inizialmente, è quello di
avvertire, quando si muove la testa verso destra o sinistra, dei
"rumori" cervicali spesso descritti come "avere dentro della sabbia
che fa attrito".
Artrosi dorsale
Il dolore spesso è
localizzato e può essere provocato dai colpi di tosse; a volte si
irradia ai fianchi ed alle costole oppure alla parte anteriore del
torace.
Artrosi lombare
I sintomi dell’artrosi
in questa parte inferiore della colonna vertebrale possono
presentarsi in modo acuto e cronico. La forma acuta insorge
bruscamente con fenomeni di blocco (cosa che molto spesso accade
dopo uno sforzo in flessione), e il dolore è a sbarra, cioè
trasversale nella parte lombare della schiena, con possibile
irradiazione lungo il nervo sciatico (lombosciatalgia). La forma
cronica può manifestarsi dopo uno oppure più episodi acuti e il
dolore è meno violento ma continuo, esacerbato dagli sforzi e molte
volte dallo stare in piedi per lungo tempo. Anche in quest’ultimo
caso esiste un certo grado di blocco nei movimenti, come flettere il
tronco, ruotarlo, portare le braccia in alto, alzarsi da una sedia
eccetera.
Artrosi dell’anca
La coxartrosi, o
artrosi dell’anca, si presenta con dolore locale e, più spesso, con
dolore inguinale, alla parte interna della coscia e del ginocchio.
Il dolore, inizialmente non molto intenso, cessa con il riposo, si
manifesta nuovamente all’inizio del movimento per poi calmarsi e
riprendere dopo aver camminato in modo più o meno prolungato. La
persona che soffre di coxartrosi spesso riferisce di far fatica a
calzare le scarpe, ad infilare le calze ed anche i pantaloni, a
scendere piuttosto che a salire le scale, ad accavallare le gambe.
Artrosi del
ginocchio
Il dolore è riferito
di solito alla rotula, alla faccia interna del ginocchio e
posteriormente. Nell’atteggiamento del ginocchio in semi flessione e
nei movimenti sono presenti "scrosci" articolari. Anche qui la
persona riferisce di avvertire dolore più alla discesa che alla
salita delle scale. L’articolazione a volte si gonfia per l’aumento
del liquido intrarticolare (espressione di una riacutizzazione
infiammatoria) e talvolta è presente una diminuzione d tutta la
muscolatura della coscia. |