I capelli nascono, crescono, cadono e si rinnovano in continuazione
seguendo un ciclo ben preciso costituito di tre fasi. Fortunatamente, non tutti i capelli
seguono contemporaneamente le tre fasi: se fosse così crescerebbero e cadrebbero tutti
contemporaneamente e ci ritroveremmo periodicamente calvi, proprio come succede durante la
muta degli animali. In una capigliatura sana, invece, diversi follicoli, uno vicino
all'altro, si trovano in diverse fasi del ciclo vitale e ciò consente un rinnovamento
continuo. Ecco quali sono le fasi in cui i capelli nascono, si sviluppano e cadono.
STADIO ANAGEN:
è la fase di crescita. Le cellule del bulbo si riproducono e formano il
fusto. Questa fase ha una durata di 3-5 anni, ma nella donna può arrivare a 6-7 anni.
STADIO CATAGEN:
in seguito a uno stimolo che i ricercatori non sono ancora riusciti a
evidenziare (probabilmente ormonale), la fase anagen si blocca. Le cellule non si
moltiplicano più, il bulbo entra in un periodo di riposo che dura circa 2 settimane.
Quindi il bulbo risale leggermente attraverso la pelle fino in superficie e il fusto
smette di crescere.
STADIO TELOGEN:
corrisponde al periodo in cui cessa ogni attività e i capelli sono pronti
a cadere. Da questo momento, circa 3 mesi più tardi, il bulbo ricomincia a produrre le
cellule del fusto di un nuovo capello che entra nella fase anagen.
Le fasi anagen, catagen e telogen sono in relazione
tra loro mediante quella che gli esperti chiamano "regola del 3-3-3". Se
l'anagen dura 3 anni, la fase catagen dura 3 settimane e il periodo telogen dura 3 mesi.
In pratica, circa l84 per cento dei capelli si trovano nella fase anagen, il 14 per
cento nella fase telogen e solo l1 o il 2 per cento, si trovano nella fase
catagen.
La struttura dei capelli
I capelli sono vivi e sono composti da un midollo centrale costituito da
grosse cellule che mano a mano che muoiono lasciano spazi vuoti (vacuoli d'aria) che
impartiscono al capello proprietà termoregolatrici.
Il midollo centrale è circondato dalla corteccia che è formata da
strutture allungate avvolte ad elica dette fibrille.
A seconda della regolarità di tali avvolgimenti dipende la resistenza
meccanica del capello, la sua elasticità e la stessa forma che il capello assume (forma
rotonda per i capelli lisci, forma semipiatta per i capelli ondulati e forma piatta per i
capelli crespi).
La corteccia contiene anche i pigmenti melaninici che determinano il colore
dei capelli ed è proprio lo spessore della corteccia che variando da persona a persona
determina l'aspetto dei capelli (grossi, fini, duri, morbidi....).
La parte più esterna dei capelli è la cuticola che è formata da vari
strati di cellule morte cornee: le squame. Tali squame su un capello sano sono sovrapposte
ordinatamente, ben chiuse come le tegole di un tetto con il bordo libero disposto verso
l'estremità del capello e formano una superficie liscia e compatta che riflette molto
bene la luce. Se le squame sono aperte, il capello diventa ruvido e sfibrato con
conseguente perdita di lucentezza e di pettinabilità. Tra le principali cause che
provocano l'apertura delle squame: shampoo troppo aggressivi, spazzolature violente,
tinture per capelli di scarsa qualità...
I capelli sono fissati al cuoio capelluto da una radice. La radice termina
alla sua estremità con una parte rigonfia chiamata bulbo ed è posta in una piega
dell'epidermide detta follicolo pilifero.Il bulbo riceve al centro la papilla germinativa
che è il prolungamento del derma. La papilla contiene un sistema vascolare e nervoso ed
è una struttura particolarmente importante perché è da questa che nasce il capello. La
proliferazione delle cellule viventi alla base della radice provoca una spinta verso
l'alto e si traduce nella crescita visibile del capello. Arrivate al di sopra del bulbo
queste cellule si trasformano poco a poco in cellule cheratinizzate (la cheratina è una
proteina formata da aminoacidi, ricchi particolarmente di zolfo). L'ultima parte del
capello verso l'esterno è costituita dalla punta. Se la lunghezza è eccessiva o se il
capello è stato trattato troppo energicamente o con prodotti troppo aggressivi, questa
parte si presenta disidratata, avvizzita e sfibrata.
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