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FUNGHI VELENOSI DA NON RACCOGLIERE: SE SEI UN CERCATORE INESPERTO CONSULTA QUESTE PAGINE...ESSE POTRANNO ESSERTI UTILI

 

 

 

 

Amanita muscaria

 

Da muscarius" (lat.) pertinente alle mosche. Per le sue proprietà moschicide

Nomi volgari: Ovulo malefico - Coccofalso

 

Cappello: 6-20 cm. carnoso, in principio emisferico, poi aperto e leggermente depresso, umido, un po' viscoso, margine leggermente striato, di un bei colore rosso vermiglio o aranciato, coperto da numerose verruche bianche o giallastre, quasi piramidali, raramente nudo.

 

Lamelle: molto fitte, con lamellule, larghe, ventricose, libere, bianche o legger- mente giallastre.

 

Gambo: 12-25x1-2,5 cm. cilindrico, pieno, poi cavo, leggermente ingrossato alla base in un bulbo che si presenta ornamentato da cerchi concentrici di verruche, resti del velo generale (volva dissociata). Anello ampio, bianco o leggermente giallino, striato, con al bordo rimanenze fioccose del velo generale.

 

Carne: bianca sotto la cuticola del cappello, giallo-aranciata in profondità. Odore e sapore insignificanti.

 

Habitat: ubiquitario; uno fra i funghi più diffusi e conosciuti. Estate autunno.

 

Grado di tossicità: VELENOSO. Provoca intossicazione di tipo neurotropico. In certe regioni viene consumato impunemente, previa asportazione della cuticola del cappello, dove sembra essere più concentrata la sostanza tossica o dopo lunga conservazione sotto sale (per esempio nell'Est europeo).

 

OSSERVAZIONI: L'Amanita muscaria si presenta in forme diverse: la varietà aureola più aranciata e di solito senza verruche, con volva più membranosa; la varietà formosa ha il cappello giallo-arancio con verruche giallastre molto rade; la varietà regalis, tipica delle foreste dell'Europa del nord, di colore rosso cupo o brunastro e le verruche gialle già da giovane. Tutte queste varietà non possono essere confuse con l'Amanita caesarea il cui gambo e le cui lamelle sono di un bei tipico giallo dorato, e la volva, resistente, rimane ferma attorno al gambo senza lasciare tracce di verruche sul cappello.

 

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A cura del Gruppo Micologico "G. Bresadola" di Arezzo

 

 

 

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