Descrizione:
Arancio Dolce: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Arancio dolce • Nome botanico: Citrus aurantium • Famiglia: Rutaceae • Sinonimi e nomi stranieri: Melarancio, pomarancio, melangolo, citrangolo. Suesses Pomarenzeneoel, oil of sweet orange, essence d’orange Portugal
Costituenti principali: D-limonene (oltre il 90%), mircene, alfa-pinene, aldeide n-decilica.
Predominanza: Un forte effetto sul riequilibrio del sistema linfatico e sulla diuresi attribuiscono a questo olio una leggera caratterizzazione yin, anche se esistano ragionevoli motivi per non sottovalutare il suo parallelo carattere maschile. In realtà questa predominanza è comune a molti agrumi.
Nota: L’alta volatilità e gli effetti psichici derivati dall’uso di questa essenza ne caratterizzano la tipica nota di testa.
• Pianeta governatore: Le regioni che ospitano tradizionalmente le coltivazioni di arancio sono inondate dal sole e ne rispecchiano forza ed energia creatrice. L’aspetto fisico di questo frutto, caldo e stimolante convince che la sua classica associazione al sole sia veritiera.
Chakra di riferimento: Una delicata azione coadiuvante cardio-circolatoria ed emozionale fanno tendere quest’olio allo stimolo del 4° chakra.
Aspetto fisico: La pianta dell’arancio dolce è un albero di forma piramidale sempreverde, di dimensioni ridotte rispetto alla varietà amara, meno resistente e spinoso, o addirittura privo di spine. Foglie lucide ovali fanno da corona a candidi fiori. Il frutto è caratterizzato da una polpa dolce e da membrane non amare. Lo strato esterno della buccia, di colore giallo aranciato, è costituito da cellule epidermiche, dal parenchima e da ghiandole oleifere contenenti olio essenziale. Il frutto ha un odore grato e caratteristico mentre il sapore è aromatico e pungente.
Provenienza: L’arancio dolce viene coltivato in Asia, nella regione Mediterranea, in Portogallo, in Africa dal nord, in California, in Brasile, ecc. L’olio essenziale ottenuto per spremitura viene prodotto soprattutto in Italia, Spagna, Israele, a Cipro, in Brasile e nell’America settentrionale. Quello prodotto per distillazione proviene principalmente dal Mediterraneo e dall’America settentrionale. La migliore qualità è italiana e proviene dalla regione della Sicilia dove gli arabi introdussero questa pianta già dal XII secolo.
Parti impiegate: Scorza del frutto.
Metodi estrattivi: Esistono due modalità estrattive adatte ad ottenere olio essenziale di arancio dolce: per spremitura e per distillazione. Il primo viene ottenuto mediante spremitura a freddo, a mano o con macchine, dalla buccia esterna fresca del frutto maturo o quasi maturo, privata dello strato bianco e spugnoso detto albedo. Il secondo viene effettuato dalla buccia trattata come sopra, fresca o leggermente essiccata, mediante distillazione a temperatura controllata. Esistono in commercio anche sottoprodotti derivati dalla distillazione di scarti della produzione di succo di arancia. Il primo metodo estrattivo della spremitura consente di ottenere un olio migliore e con un aroma più ricco e fresco, eliminando inoltre la possibilità di adulterazione con eventuali sottoprodotti. Da 1000 arance si ricavano circa 600 gr. di essenza.
Caratteristiche: Liquido di colore intensamente giallo-arancio o arancio scuro, con odore caratteristico dolce, fresco, sensuale e sapore amaro e fruttato della corteccia.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente verde, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: L’olio essenziale di arancio dolce aiuta a dissolvere paure e tristezze. Stimola fortemente la nostra determinazione nella soluzione di problemi personali. Crea atmosfere calde e rilassanti in cui immergersi per ritrovare il nostro naturale e perduto senso di allegria e ottimismo. Lo stimolo creativo derivato dal suo impiego lo annovera tra gli oli preferiti dagli artisti.
Altri usi: Data la piacevolezza dell’aroma dell’olio essenziale di arancio dolce ed il suo buon grado di sicurezza trova largo impiego in vari settori, nell’industria alimentare (liquori, dolci, bevande), nell’industria cosmetica (saponi, profumi, acque di colonia, cosmetici, detergenti), nell’industria farmaceutica (sciroppi, prodotti effervescenti). Viene inoltre impiegato come prodotto di partenza per isolare il limonene naturale.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Il larghissimo impiego di olio essenziale di arancio dolce in campo alimentare e farmaceutico è la conferma che si tratta di un olio molto ben tollerato, generalmente atossico e senza particolari controindicazioni al suo utilizzo. Non irrita e non causa sensibilizzazione. Il limonene in esso contenuto potrebbe causare dermatiti in alcuni soggetti particolarmente sensibili. Il problema della fototossicità degli agrumi nell’olio di arancio dolce è estremamente limitato, anche se è bene evitarne l’applicazione subito prima di esporsi direttamente ai raggi solari.
Annotazioni storico-culturali: Pare che i famosi “pomi d’oro del giardino delle Esperidi” fossero proprio arancie dolci. L’undicesima fatica di Ercole fu quella di trafugarle dal luogo ben protetto dove Giove le aveva riposte.Erano arance i “pomi d’oro” del giardino dell’Esperidi, messi al sicuro da Giove in un luogo ben protetto. I pomi delle esperidi, questi frutti solari segnati dal fuoco, esprimerebbero i più alti concetti della scienza ermetica, l’intelligenza del cuore, rappresentata dal Sole che si fonde e si armonizza con il freddo e il limpido intelletto lunare. Il frutto dell’arancio dolce e l’olio da esso derivato è molto nutriente e contiene molte vitamine (A,B e C). Nella medicina cinese la scorza essiccata di arancio dolce viene usata nel trattamento di tosse, raffreddore, anoressia e ulcere maligne del petto. Nella tradizione popolare delle zone montane vengono messe sulle stufe le scorze del frutto per diffondere un piacevole aroma nella casa praticando, forse involontariamente, una sorta di distillazione casalinga.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Lavanda vera 40/42, neroli, limone, salvia sclarea, mirra e oli speziati quali l’olio di garofano (chiodi) e cannella (legno).
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.
Bibliografia: Zuccari
Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito: • O.E. Arancio Amaro • O.E. Arancio Dolce • O.E. Basilico Linalolo • O.E. Bergamotto • O.E. Cajeput • O.E. Camomilla Blu • O.E. Cannella • O.E. Cedro USA • O.E. Cipresso • O.E. Citronella • O.E. Coriandolo • O.E. Elicriso • O.E. Eucalipto • O.E. Finocchio Dolce • O.E. Garofano • O.E. Gelsomino • O.E. Geranio • O.E. Ginepro • O.E. Incenso • O.E. Lavanda • O.E. Limone • O.E. Mandarino • O.E. Menta Piperita • O.E. Mirra • O.E. Mirto • O.E. Neroly • O.E. Niaoulj • O.E. Origano • O.E. Patchoulj • O.E. Pino Mugo • O.E. Pino Silvestre • O.E. Pompelmo • O.E. Rosa Damascena • O.E. Rosmarino • O.E. Salvia Officinale • O.E. Salvia Sclarea • O.E. Sandalo India • O.E. Tea Tree • O.E. Timo Rosso • O.E. Verbena Odorosa • O.E. Ylang Ylang • O.E. Zenzero
L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |