Descrizione:
Cipresso: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Cipresso • Nome botanico: Cipressus sempervirens • Famiglia: Cupressaceae • Sinonimi e nomi stranieri: Cipresso comune, cipresso mediterraneo, cipresso italiano. Cipressenoel, cypress essential oil, essence de cyprès.
Costituenti principali: Alfa-pinene (oltre il 45%), delta-3-carene, mircene, limonene, acetato di terpenile, 1-terpinen-4-olo ,camfene, terpinolene.
Predominanza: La sua qualità astringente, la delicatezza con cui ci indica la via e la capacità di ricomporre le energie bruciate dalle emozioni ci convincono sulla femminilità di questa pianta a predominanza yin.
Nota: L’odore acre e persistente dei fumi derivati dalla evaporazione dell’olio essenziale di cipresso sottolinea molto bene la predominanza della nota di base.
• Pianeta governatore: La rapidità e determinazione con cui questo aroma ci consiglia la via lo colloca compiutamente in quelli dominati da saturno.
Chakra di riferimento: L’effetto rasserenante, consolatorio ma soprattutto propulsivo a livello spirituale fa di questo raffinato olio un ottimo stimolo per il 7° chakra.
Aspetto fisico: La pianta di cipresso è un grande albero sempreverde che tutti conosciamo perché è facile trovarlo nei luoghi di preghiera e di concentrazione, come cimiteri, chiostri e chiese. La pianta è caratterizzata da rami slanciati e forma diritta, a lancia, molto plastica. Porta piccoli fiori e coni tondeggianti grigio-marrone. Questa pianta viene generalmente potata ogni 4-5 anni per evitare che, a causa della sua altezza, possa venire sradicata dal vento. I rami e le foglie, così recisi, vengono venduti alle distillerie, che poi selezionano il materiale idoneo alla estrazione.
Provenienza: La pianta di cipresso era nota fin dall’antichità nei paesi mediterranei. Ora cresce in Italia, Germania, Algeria e nella Francia meridionale.
Parti impiegate: Le cime fresche e le foglie.
Metodi estrattivi: L’olio essenziale di cipresso si estrae per distillazione in corrente di vapore. La durata della distillazione ha una grande influenza sulla qualità dell’olio essenziale; infatti la distillazione dovrebbe avvenire in un tempo dilatato di circa una quindicina di ore per dare modo all’essenza di separarsi dalla pianta nel modo più delicato e naturale possibile, mantenendo inalterate le proprie qualità. La resa di olio essenziale ottenuta dalla pianta fresca si aggira sullo 1,5% tanto che da 100 Kg. di pianta si ottiene 1,3-1,5 Kg. di olio essenziale.
Caratteristiche: Liquido incolore o giallo chiaro con profumo resinoso, secco, di fumo, caldo ed aromatico.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente viola, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: La sua delicata, slanciata e determinata forma ci segnala metaforicamente l’utilizzo che potremmo fare dell’olio essenziale che il cipresso ci offre. I cipressi indicano senza eccezione nè incertezze morfologiche il cielo, simbolo di spiritualità, silenzio e raccoglimento, trasmettendo concentrazione su tutto ciò che deve essere essenziale per il raggiungimento del nostro obiettivo. Lo fanno delicatamente consigliandoci di ricomporre i nostri sentimenti sconquassati dai dolori o dalle emozioni forti. L’odore caldo e consolatorio dell’olio di cipresso stimola il nostro intelletto rendendolo selettivo e pragmatico.
Altri usi: L’olio essenziale di cipresso non è molto diffuso in altri settori. E’ impiegato in alcuni prodotti farmaceutici e come profumo, in miscela con altri.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Non vi sono per quest’olio particolari avvertenze. E’ atossico, non irrita e non causa sensibilizzazione.
Annotazioni storico-culturale: Per gli antichi il cipresso era considerato un albero sacro, il suo legno profumato era ritenuto incorruttibile. Pianta magica, assolveva ad una doppia funzione: custode della vita, sacro a Zeus, a Venere e ad Apollo, ma anche pianta simbolo di morte, sacra a Plutone, dio del sotterraneo, dell’Ade. Con il suo protendersi verso il cielo ha rappresentato e rappresenta tuttora la tensione spirituale ed il bisogno dell’uomo di trovare un punto di contatto con Dio. E’ quindi la pianta che troviamo nei posti ove è necessaria questa forza, dove si impone il silenzio ed il raccoglimento. E’ interessante notare come nell’antichità si tenesse in conto la "segnatura", ovvero la somiglianza tra una parte della pianta ed una parte del corpo umano. Questa valutazione empirica consigliava la parte del corpo per la quale la pianta sarebbe stata utile. Nel caso del cipresso, è significativa la somiglianza tra i coni e le ovaie e quindi la sua azione specifica nei disturbi legati al ciclo. In India i frutti, chiamati coni, vengono impiegati tuttora come astringenti ed antielmintici. In Tibet viene impiegato come incenso purificatore. In Cina vengono mangiati i frutti perché ritenuti molto nutrienti, benefici per il fegato, il sistema respiratorio e per controllare l’eccessiva traspirazione.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Cedro U.S.A., lavanda vera 40/42, mandarino, salvia sclarea, limone, ginepro (bacche), bergamotto, arancio amaro, arancio dolce.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 10 ml.
Bibliografia: Zuccari
Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito: • O.E. Arancio Amaro • O.E. Arancio Dolce • O.E. Basilico Linalolo • O.E. Bergamotto • O.E. Cajeput • O.E. Camomilla Blu • O.E. Cannella • O.E. Cedro USA • O.E. Cipresso • O.E. Citronella • O.E. Coriandolo • O.E. Elicriso • O.E. Eucalipto • O.E. Finocchio Dolce • O.E. Garofano • O.E. Gelsomino • O.E. Geranio • O.E. Ginepro • O.E. Incenso • O.E. Lavanda • O.E. Limone • O.E. Mandarino • O.E. Menta Piperita • O.E. Mirra • O.E. Mirto • O.E. Neroly • O.E. Niaoulj • O.E. Origano • O.E. Patchoulj • O.E. Pino Mugo • O.E. Pino Silvestre • O.E. Pompelmo • O.E. Rosa Damascena • O.E. Rosmarino • O.E. Salvia Officinale • O.E. Salvia Sclarea • O.E. Sandalo India • O.E. Tea Tree • O.E. Timo Rosso • O.E. Verbena Odorosa • O.E. Ylang Ylang • O.E. Zenzero
L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |