Descrizione:
Neroly: Olio essenziale purissimo professionale...
Scheda Tecnica • Nome volgare: Neroli • Nome botanico: Citrus aurantium flos • Famiglia: Rutaceae • Sinonimi e nomi stranieri: Citrus vulgaris, Citrus bigaradia, neroli di bigaradio, melangolo, fiori d’arancio. Nerolioel, oil of neroli, essence de neroli.
Costituenti principali: Acetato di linalile (oltre il 40%), linalolo, alfa-terpineolo, 1,8-cineolo, mircene, beta-pinene, acetato di inerile, acetato di geranile.
Predominanza: Il neroli, per delicatezza e bellezza, ma soprattutto per il suo feeling con le donne, esprime una predominanza debolmente yin.
Nota: Questa pregiatissima essenza possiede un aroma medio capace di coinvolgere i nostri centri emozionali collocati nel petto. Proprio per questa qualità si può ragionevolmente sostenere che la nota caratteristica è di cuore.
• Pianeta governatore: Calmante, delicata e sedativa, quest’essenza che agisce sul nostro sistema nervoso, è dominata dalla luna. Come il frutto possiede virtù solari il suo fiore, in antitesi, esprime qualità lunari.
Chakra di riferimento: L’azione di stimolo emozionale di questa pianta si concretizza nel cuore dove è localizzato il 4° chakra.
Aspetto fisico: Il neroli è il fiore dell’arancio amaro che si origina da un albero sempreverde che può raggiungere l’altezza di 10 metri, con foglie ovali e lucide color verde scuro, più chiare nella pagina inferiore, con spine lunghe ma non molto aguzze. Il tronco ed i rami sono lisci e grigiastri, i fiori bianchi e profumati. Il raccolto dei fiori viene effettuato nei mesi di maggio-giugno. Sulla qualità e la resa di essenza hanno molta influenza il clima e le condizioni meteorologiche del luogo di coltivazione.
Provenienza: Il neroli è originario della Cina e dell’Asia, dalla quale si diffuse verso il Mediterraneo in Palestina, Siria, Egitto, Nord Africa, Sicilia, Francia meridionale e Spagna. Dopo la scoperta dell’America venne introdotto anche nel nuovo continente dove si diffuse facilmente sia negli U.S.A che negli stati del sud, dove vive allo stato selvatico. La produzione di essenza dai fiori viene effettuata maggiormente in Francia ed in Italia, nella regione della Sicilia, in Spagna, in Algeria, in Tunisia ed in Marocco.
Parti impiegate: I fiori.
Metodi estrattivi: L’olio essenziale di neroli viene estratto mediante distillazione in corrente di vapore dei fiori appena colti. La resa è circa dello 0,1%.
Caratteristiche: Liquido limpido di colore da giallo pallido a giallo ambrato, con odore soave e fiorito.
Conservazione: Se ne consiglia la conservazione in bottiglie ben chiuse di vetro scuro, possibilmente verde, da tenere in luogo fresco, al riparo dalla luce.
Capacità di stimolo emozionale: Quest’essenza, paragonabile al “Rescue Remedy” nei fiori del Dott. Bach, ci aiuta a vincere paure, traumi, shocks e depressioni (non patologiche). Il neroli, derivato dai fiori dell’arancio, ci culla spiritualmente alla ricerca dell’equilibrio nei nostri istinti di base. Decisamente afrodisiaco, ci insegna ad amare e curare il nostro corpo, ci apre agli altri anche dopo grandi delusioni amorose. Ha la capacità di purificare tutti i nostri centri emozionali creando intorno a noi un’aura di protezione e conforto. Come aiuta chi è eccessivamente impulsivo o deluso dalla vita, allo stesso modo si prende cura degli anziani appesantiti dalla vecchiaia. In sostanza, l’olio essenziale di neroli ci guida per tutta la vita: da giovani scioglie i nostri traumi infantili, durante il periodo della pubertà ci accompagna nei primi passi della nostra sessualità aiutandoci in scelte giuste ed equilibrate, mentre durante la vecchiaia corrobora le nostre membra affaticate.
Altri usi: L’essenza di neroli è uno dei prodotti classici per la preparazione delle acqua di colonia con la nota Foeminis-Farina. E’ una delle essenze floreali più utilizzata per la composizione di innumerevoli profumi. Tale fama deriva principalmente dal fatto che si amalgama bene con tutte le essenze agrumate e di nota floreale grazie alla sua predominanza lunare. Nell’impiego alimentare trova ampio spazio quale aromatizzante, da solo o in miscela, di dolciumi. Si preferisce diluirlo con un olio essenziale estratto dai fiori dell’arancio dolce, di minore qualità aromatica, ma maggiore naturalezza di nota. Ad uso alimentare viene impiegata anche l’acqua che deriva dalla distillazione.
Precauzioni e controindicazioni all’uso: Atossico, non irritante, non porta effetti di sensibilizzazione e non contenendo bercapteni, non causa fotossicità.
Annotazioni storico-culturali: Il nome “neroli” si fa risalire alla principessa Anna Maria di Nérola, comune sabino in provincia di Roma. Questa nobildonna del XVII secolo introdusse l’essenza dei fiori d’arancio quale profumo per le pelletterie. A quel tempo era di moda utilizzare guanti profumati e così i “guanti di Neroli” diventarono famosi fra le dame di corte. I fiori bianchi di neroli entrano di diritto fra quelli considerati dall’antica tradizione dell’alboterapia, tecnica di cui abbiamo parlato nella scheda riguardante il gelsomino. I sapienti dell’antica Scola Medica Salernitana consigliavano di massaggiarsi le tempie con i fiori dell’arancio amaro, senza però staccarli dalla pianta, in modo che le benefiche energie di questa essenza potessero venire assorbite. Anche nella tradizione cinese si trovano riferimenti all’utilizzo di fiori bianchi direttamente colti dalla pianta ed utilizzati a scopo terapeutico. Non va dimenticato che i fiori di arancio sono da sempre i romantici e sensuali accompagnatori delle nozze, con lo scopo di calmare le angosce e le ansie dei preparativi del grande evento. L’acqua dei fiori è da sempre utilizzata nella cosmesi popolare, quale tonico per la pelle e aromatizzante per la casa.
Armonizzazioni con altri oli essenziali: Cedro U.S.A., geranio, gelsomino egitto, geranio, lavanda vera 40/42, limone, sandalo india (legno) e rosa damascena.
Contenuto Confezione: Flacone astucciato munito di dosatore contagocce da 1 ml.
Bibliografia: Zuccari
Lista Completa Olii Essenziali Zuccari in Vendita su Questo Sito: • O.E. Arancio Amaro • O.E. Arancio Dolce • O.E. Basilico Linalolo • O.E. Bergamotto • O.E. Cajeput • O.E. Camomilla Blu • O.E. Cannella • O.E. Cedro USA • O.E. Cipresso • O.E. Citronella • O.E. Coriandolo • O.E. Elicriso • O.E. Eucalipto • O.E. Finocchio Dolce • O.E. Garofano • O.E. Gelsomino • O.E. Geranio • O.E. Ginepro • O.E. Incenso • O.E. Lavanda • O.E. Limone • O.E. Mandarino • O.E. Menta Piperita • O.E. Mirra • O.E. Mirto • O.E. Neroly • O.E. Niaoulj • O.E. Origano • O.E. Patchoulj • O.E. Pino Mugo • O.E. Pino Silvestre • O.E. Pompelmo • O.E. Rosa Damascena • O.E. Rosmarino • O.E. Salvia Officinale • O.E. Salvia Sclarea • O.E. Sandalo India • O.E. Tea Tree • O.E. Timo Rosso • O.E. Verbena Odorosa • O.E. Ylang Ylang • O.E. Zenzero
L'Aromaterapia: Il termine Aromaterapia significa letteralmente "terapia con sostanze aromatiche". L'aromaterapia è quindi quella branca della fitoterapia che usa gli oli essenziali, detti anche oli eterei, nella cura di alcune malattie. L'uso più scientifico che è stato fatto con gli oli essenziali è quello battericida. Valnet, Gattefossè, Tisserand e Belaiche hanno ampiamente dimostrato l'efficacia di alcuni oli essenziali, detti oli maggiori, nella cura di numerose malattie infettive. Attualmente l'uso orale degli oli essenziali non è consentito, ragion per cui ci si deve necessariamente accontentare di sfruttare le loro proprietà attraverso la loro diffusione nell'ambiente. Pare che recentissime ricerche abbiano confermato la loro azione sul sistema nervoso, i quali influenzerebbero positivamente le funzioni psichiche, il tono dell’umore e le emozioni.
Come si ottengono gli oli essenziali: Gli olii essenziali vengono solitamente estratti mediante distillazione in corrente di vapore, anche se in alcuni casi (epicarpo degli agrumi) la spremitura avviene a freddo con il metodo della sfumatura. Gli oli essenziali vengono separati dall'acqua che li accompagnano, mediante decantazione e successiva separazione operata con apposito imbuto separatore. Gli oli essenziali sono sostanze prodotte dal metabolismo della pianta e contenute all'interno di vari organi della pianta stessa (foglie, frutti, semi, radici ecc). Gli oli essenziali sono sostanze volatili che si diffondono nell’aria anche a temperatura ambiente. Contrariamente a quanto si può profanamente pensare, e a dispetto del loro nome, gli oli essenziali non sono affatto sostanze grasse, le quali non hanno affatto la capacità di volatilizzare nell'ambiente. Gli oli essenziali vengono sovente chiamati "essenze"; tuttavia questo termine è piuttosto equivoco, poiché anche le sostanze aromatiche di sintesi possono essere definite tali. In realtà solo gli oli essenziali hanno la prerogativa di essere naturali perché ottenuti per estrazione da fonti vegetali.
Solubilità: Gli oli essenziali sono solubili in olio ed alcool etilico. Sono assolutamente insolubili in acqua.
Cosa evitare: • Non vanno usati puri sulla pelle o assunti per via orale senza precise indicazioni mediche. • Evitare il contatto con occhi e mucose. • A causa della loro insolubilità in acqua, sconsigliamo i bagni in cui sia preventivamente stato versato uno o più oli essenziali, perché verrebbero a contatto diretto con la pelle senza loro diluizione.
Usi più frequenti: • Diluiti in oli fissi (olio di mandorle dolci, di lino, di jojoba etc) e spalmati sul corpo mediante massaggio. • Per diffusione nell'ambiente mettendo alcune gocce nell'acqua di un diffusore d'aromi o nella vaschetta del termosifone. • Attraverso inalazione diretta mediante suffumigi (4-5 gocce di oli adatti a questo scopo nell'acqua molto calda ma non bollente), oppure mettendo 2-3 gocce sul fazzoletto che deve essere accostato al naso dalla parte opposta onde evitare il contatto diretto con la pelle. • Per gargarismi previa diluizione degli oli essenziali su una soluzione idroalcolica (quest'ultimo uso richiede una minima conoscenza della tecnica galenica).
Adriano Sonnini |