Descrizione:
Lietoson Melatonina: Compresse da sciogliere in bocca
• Lietoson melatonina compresse Orosolubili: il modo più naturale per un sonno sereno, profondo e rilassato
Che cos’è? È un integratore alimentare caratterizzato dalla presenza di Melatonina
Quando serve? È un valido sostegno per favorire i naturali processi fisiologici che coadiuvano e promuovono il sonno. Può essere assunto anche per periodi prolungati.
Perché usarlo? Per la presenza di Melatonina, il prodotto contribuisce a ridurre il tempo di addormentamento e per alleviare gli effetti del jet-lag.
Modalità D'Uso: Per un corretto utilizzo del prodotto si consiglia di assumere 1 compressa al giorno, la sera, possibilmente sempre alla stessa ora, mezz'ora prima di coricarsi. Per alleviare i sintomi del jet-lag, si consiglia di assumere il prodotto per 5 giorni dal momento dell'arrivo. Per il jet-lag, l'effetto benefico si ottiene con l'assunzione, poco prima di coricarsi, di un minimo di 0.5 mg della sostanza il primo giorno di viaggio e per alcuni giorni dopo l'arrivo a destinazione. Per la riduzione del tempo di addormentamento, l'effetto benefico si ottiene con l'assunzione, poco prima di coricarsi, di 1 mg della sostanza.
Sostanze Funzionali: Melatonina
Contenuto Confezione: Blister astucciati contenenti 40 compresse orosolubili da 200 mg per ciascuna compressa.
Informazioni al Consumatore
Gli integratori alimentari della linea Lietoson di Erba Vita svolgono un’azione mirata e utile a ridurre il tempo richiesto per addormentarsi e ad alleviare gli effetti del jet-lag. Le azioni e le proprietà rilassanti di alcuni ingredienti favoriscono uno stato di tranquillità e serenità in tutto l’organismo, importante per favorire un sonno ristoratore. Le specie botaniche selezionate da Erba Vita forniscono un’ottima sicurezza d’uso, sono ben tollerate e hanno una buona efficacia nel favorire fisiologicamente il sonno. Può trarre beneficio dai prodotti della linea Lietoson anche: chi lavora di notte e riposa durante il giorno, chi cambia spesso i propri turni di lavoro o chi viaggia in paesi con diverso fuso orario.
Perché la Melatonina favorisce il sonno? La Melatonina migliora la qualità e la durata del sonno regolando il ritmo sonno-veglia. Viene assorbita nell’intestino tenue e la sua azione biologica si manifesta già dopo circa trenta minuti, persistendo per alcune ore. Alcune informazioni sulla Melatonina La Melatonina (N-Acetil-5-metossitriptofano) è una bio-sostanza sintetizzata dall’epifisi, una piccola ghiandola posta alla base del cervello. È definita Sleep-Promoting Hormone, l’ormone che induce il sonno. La notevole diffusione di prove ed evidenze scientifiche ha confermato l’efficacia della melatonina che da anni è utilizzata, come supplemento, anche negli integratori alimentari.
Consigli Utili per Favorire un Buon Sonno
• Pasto serale leggero. Da consumare almeno tre ore prima di coricarsi. Meglio evitare: grassi, fritti, condimenti pesanti, insaccati, dolci, bevande con caffeina ed un eccesso di alcolici. • Evitare di saltare la cena. Si potrebbe verificare un eccessivo abbassamento degli zuccheri nel sangue: ciò potrebbe causare un sonno irregolare. • Attività fisica regolare. È ideale per favorire una naturale stanchezza fisica, importante per favorire il sonno; da non svolgersi, però, subito prima di andare a letto. • Dedicarsi ad attività rilassanti prima di coricarsi. Leggere, praticare hobby rilassanti, guardare in tv filmati che non richiedono troppa attenzione. • Creare un ambiente confortevole. Nella stanza in cui si dorme conviene mantenere una temperatura ottimale (è ideale tra i 17° e i 21°). Optare per un cuscino che sostenga il collo in modo adeguato e utilizzare un letto comodo. Evitare la luce troppo intensa e, possibilmente, i rumori. • Trascorrere più tempo possibile all’aria aperta e alla luce del sole per aiutare l’organismo a regolare i ritmi circadiani. • Evitare i sonnellini, in particolare quelli dopo cena.
Che cos’è il sonno Il sonno è un particolare stato di riposo fisico e psichico. Al contrario dello stato di veglia, durante il sonno si verifica una sospensione totale o parziale dello stato di coscienza e della volontà. Questa fondamentale fase di riposo è accompagnata da importanti cambiamenti funzionali: diminuiscono infatti il metabolismo energetico (con valori del 10-15% inferiori rispetto allo stato di riposo da svegli), il tono muscolare, la frequenza del battito cardiaco, il respiro e la pressione arteriosa.
Perché è necessario dormire “Se la funzione del sonno non fosse assolutamente vitale, allora si tratterebbe del più grande errore che l’evoluzione abbia mai fatto”. (Alan Rechtschaffen) Un buon sonno influisce in modo positivo su alcune funzioni fisiologiche a diversi livelli. • Neurovegetativo: interviene su pressione arteriosa, frequenza cardiaca, temperatura, regolarità del ritmo sonno-veglia, secrezioni ormonali e sul tono muscolare. • Emotivo: interviene nella regolazione del tono dell’umore, sul controllo dell’ansia e dell’irritabilità. • Cognitivo: riorganizza i processi della memoria rafforzando le informazioni acquisite durante la veglia. • Termoregolazione: favorisce la riduzione del dispendio energetico anche per un miglior controllo della temperatura corporea. • Neuronale: favorisce la plasticità neuronale (amplifica la trasmissione del segnale nervoso).
Le funzioni del sonno Il sonno svolge più funzioni contemporaneamente sia a livello fisiologico che cognitivo. Quando si dorme vi è un’intensa attività del sistema nervoso, fondamentale per il benessere e la funzionalità delle cellule nervose. In un importante simposio scientifico sono stati forniti alcuni pareri e teorie su probabili e verosimili funzioni del sonno:
• Teoria somatica. Evidenzia gli effetti benefici di un sonno ristoratore sul sistema immunitario e l’apparato endocrino. • Ipotesi neurometabolica. Restare svegli rappresenta per il sistema nervoso e per le funzioni vitali dell’organismo un “costo” metabolico, cioè un grande dispendio di energia, che deve essere in qualche modo “pagato” con il riposo e il sonno. Il sonno quindi permette alle funzioni celebrali di risparmiare energia. • Teoria cognitiva. Il sonno è fondamentale per: l’apprendimento, i processi della memoria e le funzioni del sistema nervoso.
Durata del sonno Nell’essere umano la durata del sonno dipende anche dall’età: i neonati dormono, generalmente, 18-20 ore al giorno, i bambini dalle 11 alle 13 ore, gli adulti dalle 7 alle 9 ore e gli anziani dalle 5 alle 7 ore. L’uomo trascorre circa venticinque anni della propria vita dormendo: questo dato dimostra che il sonno è un bisogno fondamentale come la fame e la sete.
Architettura del sonno La fisiologia del sonno presenta un’organizzazione complessa, infatti, è anche definita “Architettura del Sonno” ed è caratterizzata da una macrostruttura e da una microstruttura. Macrostruttura La macrostruttura è composta da quattro stadi: uno stadio di sonno REM (Rapid Eyes Movement, rapidi movimenti degli occhi) e tre stadi di sonno NREM (Non-Rapid Eyes Movement, non sono presenti movimenti degli occhi). Un ciclo di sonno dura circa 90-120 minuti ed è organizzato da un’alternanza ordinata di sonno NREM e di sonno REM. In genere in una persona adulta si svolgono 4-5 cicli completi di sonno in un periodo medio di 8 ore. Microstruttura Durante gli stadi NREM si verificano microrisvegli che durano pochi secondi. La regolarità e la frequenza, con cui questi si manifestano rappresentano la microstruttura del sonno.
Insonnia
Generalmente esistono tre tipi d’insonnia:
• iniziale: difficoltà a prendere sonno; • intermedia: caratterizzata da risvegli frequenti e difficoltà a riaddormentarsi; • terminale: tendenza a risvegliarsi con notevole anticipo, al mattino.
L’insonnia non deve mai essere trascurata perché se prolungata nel tempo può generare altri disturbi:
• di natura psicologica e tensiva: con possibili variazioni del tono dell’umore e forme ansiose. • di natura cardiovascolare: con la possibilità che aumenti la pressione arteriosa. • di natura endocrino-metabolica: con la possibilità che aumenti la glicemia (gli zuccheri nel sangue) o di sviluppare particolari forme di sovrappeso.
Quali fattori concorrono a determinare fenomeni di insonnia?
• Sesso. Le donne sono più colpite, specie nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni. La menopausa può essere considerata una concausa. • Età. Con l’avanzare dell’età aumentano i disturbi del sonno. Circa il 60% delle persone sopra i 60 anni ha difficoltà a dormire. • Disturbi fisici di varia natura. Possono causare insonnia: disturbi dell’apparato respiratorio (tosse, raffreddore, asma bronchiale, dispnee), dolori acuti e cronici, gastrite e reflusso gastroesofageo, disturbi gastrointestinali, dermatologici (prurito) e a carico dell’apparato renale e/o urinario. • Attività lavorativa. Turni di notte, mansioni con elevato grado di responsabilità, tensioni e conflitti legati alla sfera professionale. • Stress cronico e fattori psicologici. Tensioni psico-fisiche, disagi affettivi, preoccupazioni personali, eventi spiacevoli, instabilità emotiva. • Fattori climatici. Cambi di stagione, temperature troppo elevate o troppo basse, sbalzi termici. • Viaggi per lavoro o vacanza. Voli internazionali frequenti e/o verso paesi con fuso orario diverso da quello abituale.
Contenuto Confezione: Contiene 120 Compresse orosolubili |