Descrizione:
Lietoson Gocce: non più notti insonni o agitate.
• Lietoson gocce: grazie alla sinergia dei principi vegetali in esso contenuti, è utile per favorire il fisiologico riposo notturno...
Che cosa è: Lietoson gocce è un integratore alimentare a base di estratti vegetali selezionati e Vitamina B6.
Quando serve: E' un valido sostegno per favorire i naturali processi fisiologici che coadiuvano il sonno. Può essere impiegato anche per ridurre le tensioni e favorire il rilassamento nel corso della giornata. Può essere assunto anche per periodi prolungati.
A cosa serve: Grazie alla presenza della Melissa e del Biancospino, conosciute per la loro azione rilassante, il prodotto risulta utile per conciliare il sonno. Per la presenza di Escolzia, Passiflora, Tiglio e Valeriana, note per le proprietà rilassanti, il prodotto risulta utile per favorire un sonno fisiologico, anche in caso di tensioni dovute a stress.
Modalità D'Uso: Si consiglia di assumere a 40 a 60 gocce al giorno diluite in acqua la sera mezz’ora prima di coricarsi.
Componenti: Escolzia, Passiflora, Tiglio, Valeriana, Biancospino, Melissa, Arancio dolce (Olio essenziale) e Vitamina B6.
Contenuto Confezione: Flacone in vetro, astucciato, munito di pipetta contagocce
Informazioni per il Consumatore:
Gli integratori alimentari a base vegetale realizzati da Erba Vita si distinguono per l’utilizzo di estratti titolati e standardizzati. La miscela di sostanze contenute negli estratti costituisce il caratteristico fitocomplesso di una pianta (cioè la presenza di principi attivi e altri composti funzionali contenuti nell’estratto vegetale). Gli estratti erbali scelti favoriscono il sonno e hanno un’azione positiva anche sulle problematiche diurne (stati tensivi, eccesso di stress, agitazione). Le piante officinali selezionate sono state valutate in base alla tradizione d’uso e alle evidenze scientifiche.
Consigli utili per Favorire un Buon Sonno:
• Pasto serale leggero. Da consumare almeno tre ore prima di coricarsi. Meglio evitare: grassi, fritti, condimenti pesanti, insaccati, dolci, bevande con caffeina ed un eccesso di alcolici. • Evitare di saltare la cena. Si potrebbe verificare un eccessivo abbassamento degli zuccheri nel sangue: ciò potrebbe causare un sonno irregolare. • Attività fisica regolare. È ideale per favorire una naturale stanchezza fisica, importante per favorire il sonno; da non svolgersi, però, subito prima di andare a letto. • Dedicarsi ad attività rilassanti prima di coricarsi. Leggere, praticare hobby rilassanti, guardare in tv filmati che non richiedono troppa attenzione. • Creare un ambiente confortevole. Nella stanza in cui si dorme conviene mantenere una temperatura ottimale (è ideale tra i 17° e i 21°). Optare per un cuscino che sostenga il collo in modo adeguato e utilizzare un letto comodo. Evitare la luce troppo intensa e, possibilmente, i rumori. • Trascorrere più tempo possibile all’aria aperta e alla luce del sole per aiutare l’organismo a regolare i ritmi circadiani. • Evitare i sonnellini, in particolare quelli dopo cena.
Che cos’è il sonno Il sonno è un particolare stato di riposo fisico e psichico. Al contrario dello stato di veglia, durante il sonno si verifica una sospensione totale o parziale dello stato di coscienza e della volontà. Questa fondamentale fase di riposo è accompagnata da importanti cambiamenti funzionali: diminuiscono infatti il metabolismo energetico (con valori del 10-15% inferiori rispetto allo stato di riposo da svegli), il tono muscolare, la frequenza del battito cardiaco, il respiro e la pressione arteriosa.
Perché è necessario dormire
“Se la funzione del sonno non fosse assolutamente vitale, allora si tratterebbe del più grande errore che l’evoluzione abbia mai fatto”. (Alan Rechtschaffen) Un buon sonno influisce in modo positivo su alcune funzioni fisiologiche a diversi livelli:
• Neurovegetativo: interviene su pressione arteriosa, frequenza cardiaca, temperatura, regolarità del ritmo sonno-veglia, secrezioni ormonali e sul tono muscolare. • Emotivo: interviene nella regolazione del tono dell’umore, sul controllo dell’ansia e dell’irritabilità. • Cognitivo: riorganizza i processi della memoria rafforzando le informazioni acquisite durante la veglia. • Termoregolazione: favorisce la riduzione del dispendio energetico anche per un miglior controllo della temperatura corporea. • Neuronale: favorisce la plasticità neuronale (amplifica la trasmissione del segnale nervoso).
Le funzioni del sonno Il sonno svolge più funzioni contemporaneamente sia a livello fisiologico che cognitivo. Quando si dorme vi è un’intensa attività del sistema nervoso, fondamentale per il benessere e la funzionalità delle cellule nervose. In un importante simposio scientifico sono stati forniti alcuni pareri e teorie su probabili e verosimili funzioni del sonno:
• Teoria somatica. Evidenzia gli effetti benefici di un sonno ristoratore sul sistema immunitario e l’apparato endocrino. • Ipotesi neurometabolica. Restare svegli rappresenta per il sistema nervoso e per le funzioni vitali dell’organismo un “costo” metabolico, cioè un grande dispendio di energia, che deve essere in qualche modo “pagato” con il riposo e il sonno. Il sonno quindi permette alle funzioni celebrali di risparmiare energia. • Teoria cognitiva. Il sonno è fondamentale per: l’apprendimento, i processi della memoria e le funzioni del sistema nervoso.
Durata del sonno Nell’essere umano la durata del sonno dipende anche dall’età: i neonati dormono, generalmente, 18-20 ore al giorno, i bambini dalle 11 alle 13 ore, gli adulti dalle 7 alle 9 ore e gli anziani dalle 5 alle 7 ore. L’uomo trascorre circa venticinque anni della propria vita dormendo: questo dato dimostra che il sonno è un bisogno fondamentale come la fame e la sete.
Architettura del sonno La fisiologia del sonno presenta un’organizzazione complessa, infatti, è anche definita “Architettura del Sonno” ed è caratterizzata da una macrostruttura e da una microstruttura. Macrostruttura La macrostruttura è composta da quattro stadi: uno stadio di sonno REM (Rapid Eyes Movement, rapidi movimenti degli occhi) e tre stadi di sonno NREM (Non-Rapid Eyes Movement, non sono presenti movimenti degli occhi). Un ciclo di sonno dura circa 90-120 minuti ed è organizzato da un’alternanza ordinata di sonno NREM e di sonno REM. In genere in una persona adulta si svolgono 4-5 cicli completi di sonno in un periodo medio di 8 ore. Microstruttura Durante gli stadi NREM si verificano microrisvegli che durano pochi secondi. La regolarità e la frequenza, con cui questi si manifestano rappresentano la microstruttura del sonno.
Insonnia Generalmente esistono tre tipi d’insonnia:
• iniziale: difficoltà a prendere sonno; • intermedia: caratterizzata da risvegli frequenti e difficoltà a riaddormentarsi; • terminale: tendenza a risvegliarsi con notevole anticipo, al mattino.
L’insonnia non deve mai essere trascurata perché se prolungata nel tempo può generare altri disturbi:
• di natura psicologica e tensiva: con possibili variazioni del tono dell’umore e forme ansiose. • di natura cardiovascolare: con la possibilità che aumenti la pressione arteriosa. • di natura endocrino-metabolica: con la possibilità che aumenti la glicemia (gli zuccheri nel sangue) o di sviluppare particolari forme di sovrappeso.
Quali fattori concorrono a determinare fenomeni di insonnia?
• Sesso. Le donne sono più colpite, in particolare nella fascia di età compresa tra i 45 e i 54 anni. La menopausa può essere considerata una concausa. • Età. Con l’avanzare dell’età aumentano i disturbi del sonno. Circa il 60% delle persone sopra i 60 anni ha difficoltà a dormire. • Disturbi fisici di varia natura. Possono causare insonnia: disturbi dell’apparato respiratorio (tosse, raffreddore, asma bronchiale, dispnee), dolori acuti e cronici, gastrite e reflusso gastroesofageo, disturbi gastrointestinali, dermatologici (prurito) e a carico dell’apparato renale e/o urinario. • Attività lavorativa. Turni di notte, mansioni con elevato grado di responsabilità, tensioni e conflitti legati alla sfera professionale. • Stress cronico e fattori psicologici. Tensioni psico-fisiche, disagi affettivi, preoccupazioni personali, eventi spiacevoli, instabilità emotiva. • Fattori climatici. Cambi di stagione, temperature troppo elevate o troppo basse, sbalzi termici. • Viaggi per lavoro o vacanza. Voli internazionali frequenti e/o verso paesi con fuso orario diverso da quello abituale |