Invia
la tua e-mail per avere tutti gli aggiornamenti
Iscriviti
alle Newsletter di Erboristeria Dulcamara per rimanere sempre
aggiornato.
Inserisci la tua email nel box in alto e fai click sul Bottone
laterale.
Si
riconoscono quattro tipi a seconda del colore del tubero: Crema Medio
Purpura, Purpura e Negrom (1).
Distribuzione
geografica:
La
Maca fu coltivata dalle popolazioni andine della Colombia, del Perù,
della Bolivia del nord Argentina e del Cile, da questi dati si può
supporre che la sua coltivazione copri gran parte dell'America
andino-meridionale. Attualmente il suo uso è relegato ad alcune comunità
ubicate nelle regioni peruviane di Junin e Puno (1).
Ecologia:
La
Maca è un'erbacea tuberosa che cresce in drastiche condizioni climatiche,
altezze superiori ai 3500 m; è resistente al freddo ed alle gelate.
Proprietà:
Alimentare
e medicinale.
Usi
alimentari:
La
Maca è considerata un'eccellente alimento ad alto potere nutritivo. I
tuberi costituiscono uno tra i prodotti andini più versatile dal punto di
vista culinario potendo essere consumati freschi o secchi, bolliti o
arrostiti, soli o accompagnati. La polvere tostata viene utilizzata come
ingrediente principale nella preparazione di vini, liquori dolci.
I
tuberi di Maca presentano un interessante valore nutrizionale se
paragonati con altri tuberi come la patata, le carote (Daucus carota),
la rapa (Brassica campestris). In analisi tipo dei tuberi di Maca
(2) si riscontra una percentuale di protidi grezzi dell' 1% e per i lipidi
del 2,2%, paragonabili a quelli dei semi e dei cereali. La qualità
proteica dei tuberi di Maca è eccellente a causa dell'alto contenuto di
aminoacidi essenziali. In particolare alti valori si osservano per la
lisina e per gli aminoacidi aromatici tirosina L-fenilalanina con valori
che permettono di comparare i tuberi di Maca ai cereali.
Anche
la frazione dei minerali appare interessante per il significativo
contenuto in Fe, Ca, Cu, Mn.
Usi
nella medicina tradizionale:
I
tuberi sono utilizzati come rimedio nelle affezioni delle vie
respiratorie, nell'artrosi reumatica e nell'ipertensione.
Ai
tuberi sono attribuite proprietà toniche rivitalizzanti e quella di
aumentare la fertilità, questa ultima proprietà, che tuttavia non è
stata provata scientificamente, fu riscontrata per la prima volta dagli
spagnoli, durante la colonizzazione, nelle pecore alimentate con Maca.
La
capacità di migliorare la vitalità ed accrescere la resistenza
dell'organismo potrebbe essere dovuta al suo alto contenuto in Iodio e
Zinco, aminoacidi e vitamina C.
Bibliografia
Cabieses
F. "La maca y la puna". Universidad de San Martin de Porres,
Lima - Perù, 1997.
Dini
A.; Migliuolo G.; Rastrelli L.; Saturnino P.; Schettino O. Chemical
composition of Lepidium meyenii. Food Chemistry 1994,
49, 347-349.
Lirisiosma ovata; (Olacaceae) è un cespuglio dai rami sottili e dalle foglie
ovali sempre verdi.
Descrizione
della droga:
La
droga è costituita dal legno del tronco e dalla radice di Ptychopetali
lignum. Muira puama, nel linguaggio degli indios amazzonici,
significherebbe "legno della potenza" è una droga sudamericana
utilizzata sin dai tempi antichi nella medicina tradizionale brasiliana.
Indicazioni:
Prevenzione
e trattamento dei disturbi sessuali; afrodisiaco. La Muira puama è una
pianta essenziera, l'olio essenziale provoca iperemia del bacino ovvero
possono accentuarne il flusso ematico negli organi addominali e sessuali
con aumento della libido.
Composizione:
L'essenza
della corteccia di Ptychopetali lignum, con contenuti che
raggiungono l'1-5% è costituita fondamentalmente da mono e sesquiterpeni
(1).
Urtica
dioica (Orticaceae) è l'Ortica comune, un'erba robusta, perenne che,
come dice il nome, porta fiori femminili e maschili su due piante diverse;
i fiori pollinici appaiono gialli, quelli femminili possiedono stimmi con
l'apice arrossato: ambedue le infiorescenze (racemi) si allungano oltre i
piccoli fogliari, carattere distintivo dall'annuale U. urens, dalla
piccola (ortica minore), monoica e meno frequente benchè ugualmente
comune.
Descrizione
della droga:
Urticae
herba; Ortica erba, Urticeae folium; Ortica foglia. La droga è
costituita dalle parti aree e consta di frammenti di foglie (verdi
seghettate e provviste di peli) e di semi (quadrangolari, scanalati, verdi
e bruni). Foglie e steli dell'Ortica sono provviste di due specie di peli,
gli urticanti, grossi (cieca 3 mm) ed i setosi, piccoli (peluria).
Gli
urticanti sono costituiti da un serbatoio di base, il quale si allunga in
un tubo (poco appuntito e chiuso in punta da un tappo sferico di silicato
che, urtato, si spezza; i serbatoi scaricano allora parte (0,0003 mm3) del
contenuto (0,0008 mm3 costituito da ammine biogene (Istamina, Serotonina,
Colina) urticanti.
Durante
la raccolta e l'essiccamento questi meccanismi di difesa non vengono
totalmente distrutti, per cui la droga conserverebbe, in parte, il potere
irritante; diversamente avviene con la cottura, così che l'Ortica può
essere consumata come verdura (minestre, riso d'ortica) secondo l'uso di
molte regioni italiane; esso è giustificato dalla presenza nelle foglie
di polisaccaridi (Arabinogalattani) proteici (1).
La
fitoterapia (2) descrive ed utilizza tre droghe di Ortica: la parte area,
la radice, il fusto con l'indicazione popolare di rimedio cutaneo
antireumatico (impacchi) e di tonico stimolante per uso interno (olio di
semi di ortica).
La
radice è indicata per le sue proprietà di aumento del volume urinario;
aumento del flusso urinario massimo. La droga viene usata in decotto (2 g
di droga in circa 200 ml di acqua portata all'ebollizione per circa 5
minuti.
Composizione:
Ammine
biologiche urticanti (Istamina, Serotonina, Colina) presenti nei semi. La
scopoletina (0,002-0,01%) è una Cumarina ossidrilata presente anche nelle
Solonacee e vanno pure menzionati alcuni derivati fenilpropanoici liberi (lignani)
di recente ritrovamento.
Componenti
attivi:
Nessuno
dei componenti chimici sinora noti può essere specificamente ritenuto
responsabile dell'attività della droga. Si configura un complesso
fitoterapico responsabile dell'attività.
La
famiglia delle Turneraceae è povera di generi (solo 8 con circa 120
specie) ed è dedicata al botanico inglese Turner, Damiana è il nome
locale di Turnera aphrodisiaca cespugliosa e del sottobosco, è di
origine centroamericana ma si estende a Sud fini al Brasile.
Descrizione
della droga:
Turnerae
diffusae folium, Damiana foglie e Turnerae diffusae herba, Damiana
erba. La droga è costituita da frammenti di foglie di colore
verde-chiaro, seghettati, tormentosi e di frammenti bruni di rametti; la
pagina inferiore è provvista di ghiandole.
La
droga possiede un aroma caratteristico, gradevole (essenza) ed un sapore
aromatico gradevolmente amaro.
Indicazioni:
Le
preparazioni a base di Damiana vengono impiegate come afrodisiaco, per la
prevenzione ed il trattamento dei disturbi sessuali, come corroborante e
stimolante in caso di affaticamento, esaurimento psichico, nevrastenia,
nonché per aumentare e mantenere rendimento psico-fisico.
Malgrado
la ricerca scientifica non sia riuscita ad identificare nella Damiana un
vero e proprio principio afrodisiaco, esistono in commercio centinaia di
preparati che ne esaltano l'attività (prevalentemente nella donna).
Trattasi di associazione con altri componenti, ritenuti corroboranti, come
Muira puama, Ginseng, Coca.
Composizione:
Quali
componenti principali vengono segnalati: essenza (sino allo 0,5%) con
Pineolo Cimeolo e Cimene ed oltre il 50% di derivati del sesquiterpene
guaiano; arbutina (0,15-0,7%); resine (6,5%); amaroidi (7%); tannini
(3,5%); gomme (13,5%); amido (6%) proteine (15%).
Recentemente
sono stati trovati glicosidi cianogenici del gruppo della Barterina a
struttura ciclopentenoide. In specie affini è stata trovata Caffeina.
Componenti
attivi:
Nessuno
dei componenti chimici sinora noti può essere specificamente ritenuto
responsabile dell'attività della droga.
Si
configura un complesso fitoterapico responsabile dell'attività.
Eleutherococcus
senticocus appartiene alla famiglia delle Araliacee, come il Ginseng
ed ha per sinomini: Edera senticosa Rupr. Et Maxiim e Acanthopanax
senticosus Acanthopanax è sinomino di Eleutherococcus, ma
contiene il suffisso "panax" che è del genere botanico
dell'altra droga adattogena, cioè il Ginseng, che è pure una araliacea senticosus
significa spinoso, perché i rami giovani sono spinosi.
Contrariamente
al Ginseng, che proviene ormai solo da coltivazioni, l'eleuterococco è
diffuso allo stato selvatico nel Nord della Cina, in Corea, Giappone ed
estremo oriente russo (Siberia).
Descrizione
della droga:
Eleutherococci
radix; eleuterococco radice. La droga si presenta sotto forma di
robuste radici lineari e nodose, con corteccia bruna ben delimitata e
striata longitudinalmente. La maggior parte dei costituenti è presente
nella corteccia della radice. La droga di eleuterococco giunge in Europa
sotto forme diverse e principalmente sotto forma di droga contusa per
tisane, prevalentemente dalla Cina. Tuttora non è recepita in nessuna
farmacopea occidentale, ed è presente solo nella farmacopea russa sotto
forma di estratto fluido (Extractum radicis et rhizomatis eleuterococci)
preparato con etanolo al 40%.
E'
opinione degli esperti che gli effetti migliori si ottengano masticando la
droga tal quale o in polvere (sapore amaro, leggermente piccante).
L'infuso (due volte al giorno) si può preparare con 1-1,5 grammi di droga
e 150 ml di acqua bollente. Gli estratti commerciali fluidi vengono
somministrati, secondo istruzioni allegate, con 20 gocce al giorno fino ad
un massimo di 40, al mattino (2).
E'
pure disponibile la Tintura Madre (importata perché va preparata con
droga fresca).
Indicazioni:
Indicato
come tonico nell'astenia e nell'affaticamento, nella difficoltà di
concentrazione e d'azione oltre che durante la convalescenza.
In
diverse prove da stress nei roditori, ad esempio nel test di
immobilizzazione e nel test del freddo, la resistenza dell'animale viene
aumentata. In volontari sani è stato osservato che, dopo somministrazione
dell'estratto fluido, aumenta il numero dei linfociti, specialmente quello
dei linfociti T.
Composizione:
La
droga contiene lignani e derivati cumarinici oltre a saponine
triterpeniche, steroli fenilpropanoidi semplici (precursori dei lignani).
La maggior parte del lavoro in isolamento è stato compiuto da autori
russi (3) i quali denominavano eleuteroside ogni prodotto puro isolato,
facendolo seguire da una lettera progressiva dell'alfabeto, prima di
averne chiarita la struttura. Ne consegue che sotto forma di eleuteroside,
si ritrovano i prodotti chimici più disparati come per esempio: saponine
triterpeniche a nucleo oleaninico = eleuterosidi I, K, L, M; fenilpropani
semplici, siringhina = eleuteroside B; cumarinici isofraxidina glucoside =
eleuteroside B1; lignani = eleuterosidi D, E, cosa che può non risultare
del tutto omogenea.
Componenti
attivi:
I
componenti attivi del Ginseng sono gli eleuterosidi.
Effetti
indesiderati:
Studi
clinici, condotti prevalentemente in Russia, hanno evidenziato effetti
ipertensivi sui pazienti trattati con estratti della droga. Un effetto,
che per alcuni può essere indesiderato è quello anabolizzante, cioè
stimolante lo sviluppo dei tessuti (e quindi del peso corporeo).
Bibliografia
Sonnenborn
U. Hansel H. Adverse Effects II, pag. 159
Sonnenborn
U. Hansel H. Adverse Effects II, pag. 623
Il
valore del Ginseng Coreano è da sempre riconosciuto nella tradizione
orientale. Anche oggi, pur essendoci diversi tipi di Ginseng (americano,
cinese, giapponese, russo), è il "Panax Ginseng C.A. Meyer"
(nome scientifico del Ginseng Coreano) che occupa il primo posto nel campo
della ricerca. Studiosi di ogni parte del mondo attribuiscono alla radice
coreana una maggiore efficacia farmacologica. Ciò deriva da diversi
fattori:
- la terra di Corea è la più ricca di germanio, un minerale che serva ad
ossigenare le cellule
- il Ginseng Coreano ha il più alto contenuto di ginsenosidi, i principi
attivi, rispetto alle radici degli altri paesi. Anche il suo aspetto, che
risulta più corposo, pare voglia confermarlo
- la coltivazione del Ginseng necessita di terreno idoneo e clima
favorevole. Queste condizioni particolari sono caratteristiche della terra
di Corea
- le tecniche di coltivazione in Corea, forti di un'esperienza di oltre
quattrocento anni, hanno raggiunto livelli ottimali
Comunemente
si attribuiscono al Ginseng delle proprietà riequilibranti; il mondo
scientifico invece lo ritiene un "adattogeno naturale", una
sostanza cioè che aumenta le capacità di reazione del cervello e del
surrene, migliorando quindi la resistenza dell'organismo di fronte ai più
diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico,
farmacologico e biologico. In altre parole, l'adattogeno aiuta l'organismo
umano ad adattarsi più facilmente alle circostanze che lo colpiscono. Al
Ginseng la farmacologia moderna riconosce un'azione tonica e corroborante
(qualità che fanno parte delle sostanze di tipo adattogeno) confermando
l'esperienza millenaria orientale.
Pertanto il Ginseng è largamente impiegato come tonico generale sia
durante i cambi di stagioni, sia nelle convalescenze che nei periodi della
crescita e della senescenza. Appare inoltre utile, nella terapia degli
anziani, per combattere le manifestazioni di scompenso cerebrale. Serve
poi a rafforzare le difese dell'organismo verso gli agenti esterni, di
qualsiasi natura: clima, infezioni, epidemie, ecc. Un altro effetto
riconosciuto da recenti ricerche è quello antipiretico, cioè il Ginseng
riesce ad abbassare la febbre. Infine un settore di vasto impiego per il
Ginseng è da sempre quello dei disturbi nervosi e, in particolare, quello
degli stati depressivi. La sua azione è utile specialmente per quelle
persone che soffrono di turbe dell'umore.
E' un arbusto originario del Brasile
e viene usato per le sue proprietà toniche e dimagranti. Il frutto di questa
pianta è costituito da una capsula rossa, all'interno della quale sono racchiusi
numerosi semi, che già le popolazioni pre-colombiane usavano come stimolanti.
L'analisi chimica ha rivelato che tra i componenti di questi semi vi è una forte
quantità di tannini e di caffeina, il che rende conto di quell'azione
anti-fatica tipica del guaranà. I tannini, inoltre, stimolano la secrezione e
aumentano la vita media di un ormone lipolitico - l'adrenalina -, tra le cui
funzioni vi è quella estrarre i grassi dalle cellule adipose e bruciarli,
rivelandosi quindi utilissimi nelle diete dimagranti.
EFFICACIA
DI UN PRODOTTO FITOTERAPICO (AFROREVIL S100)
NEL
DEFICIT DEL DESIDERIO SESSUALE (LIBIDO)
Autori:
P. Marandola, D. Vitetta, S. Stancati
Nel
mondo vi sono oltre 140 milioni di uomini che soffrono di impotenza
sessuale. Tale dato è certamente sotto stimato dal momento che molti casi
rimangono sconosciuti, non solo per il senso di riservatezza di molte
persone, ma anche per lo scarso interesse del Medico di famiglia verso
queste problematiche.
Tuttavia
la funzione sessuale non è solo potenza erettile, essa è caratterizzata
da una progressione di eventi, la cui rottura provoca, aggrava o dilata il
manifestarsi della sofferenza: la libido (o interesse o desiderio o
motivazione sessuale) la potenza (o erezione o rigido-erezione),
l’orgasmo, l’eiaculazione e la risoluzione.
La
mancata o ridotta libido può essere la causa primaria o causa secondaria
di un deficit erettivo importante.
Il
desiderio o appetito sessuale varia con l’età, con l’ambiente, con le
circostanze e situazioni, con i sentimenti e le emozioni.
Mentre
la ricerca scientifica, dopo anni di intenso lavoro ha cominciato a
fornire risposte forti e chiare per il problema dell’erezione, i
progressi per migliorare stimolare e riabilitare il momento fondamentale
del desiderio sono pressoché inesistenti.
La
psicologia più moderna (Kaplan 1979; Tordjman, 1986) ha introdotto il
concetto del "desiderio" come tappa preliminare alla fase
dell’eccitazione, quando prendono il sopravvento i fenomeni fisiologici
a carico degli organi genitali prima e di tutto l’organismo poi.
I
disturbi del desiderio, e quindi il comportamento sessuale, sono
influenzati da numerosi fattori: lo stato di salute, la fatica, l’umore
del momento, il tempo disponibile, le preferenze personali,
l’attrazione, l’apprendimento, il bioritmo umorale, ed ormonale e via
di seguito.
Tutti
questi fattori confluiscono attraverso meccanismi neurali nella sfera
delle emozioni che, se ben elaborate dagli organi del sistema nervoso
centrale, sviluppano, a loro volta, degli effetti sensoriali e motori alla
base dell'eccitazione sessuale.
C’è
da tenere in conto che solo molto recentemente le neuroscienze hanno
dedicato attenzione, non solo agli aspetti cognitivi ed intellettuali
della mente, ma anche all’intero processo emotivo.
Per
molto tempo si è pensato che esistesse un solo sistema di formazione ed
apprendimento della "memoria emotiva" capace di immagazzinare e
gestire le manifestazioni soggettive del piacere.
La
ricerca sulla neurofisiologia ha, invece, accertato che vi sono sistemi di
memoria multipli; ognuno con funzioni differenziate. I ricordi diversi,
come le emozioni o le sensazioni diverse, provengono da sistemi cerebrali
diversi.