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Da "lividus" (lat.) = livido. Per il colore
giallo livido delle lamelle.
Nomi volgari: Agarico livido (Francese: le perfide)
Cappello: 6-15 cm., carnoso, globoso poi piano, ondulato-difforme, spesso molto
umbonato, sodo, secco, non igrofano, dapprima un pò fioccoso poi glabro, opaco, ricoperto
da finissimo fibrille innate grigio-ocracee; fulvo-cenerino pallido o grigio-camoscio, a
chiazze bianche. Margine arrotondato, pruinoso, biancastro.
Lamelle: molto fitte, smarginate, libere alla fine, larghe, quasi gialle poi
colore salmone-rossastro, tinte di giallo al margine.
Gambo: 6-12x1-2,5 cm., robusto, panciuto, ingrossato alla base, sodo, pieno poi
spugnoso, pruinoso alla sommità; bianco o leggermente giallo.
Carne: bianca, dolce. Odore buono di farina fresca come tanti Entoloma.
Habitat: nei boschi di latifoglia, in terreno argilloso-calcareo o
argilloso-siliceo, in cerchi o in gruppi. Comune, estate-autunno.
Grado di tossicità: Causa violente intossicazioni a sindrome gastrointestinale con
possibili danni epatici e renali.
OSSERVAZIONI: è spesso causa di gravi avvelenamenti
specialmente nelle zone, come l'aretino, dove si è soliti raccogliere l'ordinello grigio
(Clitocybe nebularis) e dal quale si differenzia solo per caratteristi- che non facilmente
evidenziabili da un cercatore inesperto. Questa estrema somiglianza, assieme al fatto che
l'ordinello grigio si presenta di difficile digeribilità e per alcuni soggetti anche un
pò tossico, fanno si che si sconsiglia la raccolta di entrambi.
A cura del Gruppo Micologico "G.
Bresadola" di Arezzo