LA FERMENTAZIONE
ALCOOLICA DEI SUCCHI VEGETALI E ZUCCHERINI
Concludiamo il discorso elencando alcune bevande alcooliche
ottenute facendo fermentare i succhi vegetali zuccherini, ne parliamo non perché
riteniamo possano avere valore terapeutico, ma solo per dare un minimo di completezza al
nostro discorso, d'altronde, come abbiamo visto precedentemente, i vini e le altre bevande
alcooliche si utilizzano come solventi nella preparazione delle Tinture, rendendo
tra l'altro "più piacevole" la loro somministrazione. Senza dilungarci troppo,
veniamo alla definizione di «fermentazione» che è la demolizione di sostanze organiche
da parte di funghi e batteri in assenza di ossigeno. Le sostanze organiche che possono
essere demolite sono moltissime, ed ognuna viene fermentata da organismi diversi, in
particolare, la fermentazione alcoolica è dovuta a liquidi zuccherini che lasciati a sé
dopo un po' di tempo fermentano, producendo, alcool e questo processo è dovuto ai lieviti
che vivono anche senza ossigeno: il processo risente delle condizioni ambientali, quali la
Temperatura, la presenza di ossigeno non molecolare che favorisce la moltiplicazione dei
lieviti, la presenza di azoto, di sali minerali, di zucchero, di luce (l'ultravioletto
accelera la fermentazione), la concentrazione zuccherina, il pH.
Acquavite:
si ottiene dalla fermentazione e
distillazione di succhi zuccherini di frutti tra i più diversi (ciliege, prugne, ecc.).
Acquavite di
vino: si ottiene
quando i mosti molto dolci si fanno fermentare completamente con la sottrazione
dell'alcool per distillazione.
Acquavite
di vinaccia o grappa:
come
sopra, si usano però le vinacce.
Birra:
si ottiene dalla fermentazione di
polisaccaridi come l'amido (non con zuccheri semplici o disaccaridi) forniti dalle
cariossidi di orzo, segale, avena, riso, mais, ecc.
Cognac:
si ottiene con la maturazione e
l'invecchiamento dell'acquavite di vino.
Idromele:
proviene dalla fermentazione di miele
diluito con acqua.
Pulque:
proviene dalla fermentazione del succo
ottenuto tagliando la gemma centrale di diverse specie di agavi.
Porto, Malvasia ed altri vini liquorosi:
si hanno quando la fermentazione
dello zucchero del mosto viene interrotta mediante aggiunta di alcool.
Rhum:
si fa fermentare una soluzione zuccherina
fatta da residui della fabbricazione dello zucchero da canna; si aggiungono poi erbe e
sostanze aromatiche.
Sakè:
si ottiene dalla fermentazione del riso.
Sidro:
proviene dalla fermentazione di frutti
come le mele le pere, i fichi, e altri; è detto anche «vino di frutta».
Spumanti:
si ottengono provocando una seconda
fermentazione mediante aggiunta, al momento dell'imbottigliamento, di una soluzione
alcoolica di zucchero, che per decomposizione, produce C02 sotto pressione.
Vino:
si ottiene dal mosto, che è succo degli
acini d'uva ottenuto con la spremitura se contiene molto zucchero, questo non fermenta
completamente perché l'alcool, raggiunta una certa concentrazione impedisce ogni altra
attività del lievito (specie di funghi del genere Saccharomyces), in questo caso non sia
ha una gradazione superiore al 14%, se resta molto zucchero, con la fermentazione di
otterranno i vini dolci.
Come si vede dagli esempi di bevande riportate, tutti i succhi
vegetali zuccherini, siano essi tratti da frutti, foglie o altro, possono fermentare.
Ricordiamo che i dati sui vari liquori sopra elencati sono tratti
da; "Elementi di Botanica" vol. 2° di E. marrè e S. Tonzig ed. C. E. A.