Vediamo i vantaggi e gli svantaggi dei due
tipi di preparati:
il P.A. puro permette un dosaggio più
preciso ed i-noltre si somministra una sostanza ben identificata escludendone altre con
azione non controllabile; per contro il P.A. isolato non sempre svolge un'azione
farmacologica pari a quella della pianta nella sua totalità, dato che la stessa pianta ha
più P.A. ed altre sostanze con le quali interagiscono, ad esempio la CHINA la cui
corteccia integra ha un effetto superiore a quello della chinina che è l'alcaloide
principale ( 1).
(1) alcaloidi: sostanze chimicamente
diverse, di natura basica, dotate di tossicità ed aventi un'azione biologica intesa anche
a dosi minime.
La scelta di un preparato invece
dell'altro dipende anche dall'attività terapeutica e farmacologica del P.A.
Per la preparazione si preleva dalla
pianta quella parte dove il P.A. è accumulato dato che questo ha una distribuzione
diversa nella pianta stessa e per tornare all'esempio della china vediamo che nell'albero
il P.A. è quasi esclusivamente contenuto nella corteccia, occorre quindi conoscere la localizzazione.
Fatta la raccolta, per alcune piante la
lavorazione deve essere effettuata quando sono fresche, altrimenti perdono il P.A., mentre
nella maggior parte dei casi può essere rimandata nel tempo, ma nel lasso di tempo fra
lavorazione e utilizzazione occorre assicurarsi che i P.A. non si alterino, si fa quindi L'essicazione
(vedi Introduzione alla Farmacognosia), cioè si toglie acqua dalla droga, evitando così
la putrefazione (o meglio, rallentandola, dato che non si toglie completamente l'acqua),
poiché ogni processo fisiologico si compie solo con la presenza dell'acqua. Occorre
arrivare ad una droga col contenuto di acqua inferiore al 10% in peso (1).
Prima della preparazione la droga deve
essere tagliata in pezzi sottili, indi nella scelta del metodo di estrazione va
considerato il P.A. cioè se questo è volatile, come nella canfora, se ne fa un'essenza,
ovvero con il calore ne aumento la volatilità facendolo uscire nell'ambiente
circostante dove condensa (es. l'acqua con il calore passa allo stato di vapore e condensa
sul coperchio che è freddo), se non è volatile lo si estrae con un solvente
appropriato (2). Vediamo l'estrazione con solvente (P.A. non volatile):
droga + solvente = soluzione estrattiva
(che si diversifica secondo il solvente usato)
II solvente va scelto in modo che sia
quello giusto per ottenere il P.A., se quest'ultimo è solubile in più solventi,
si u-sa quello che danneggia di meno, solitamente è l'acqua. Se il P.A. è insolubile,
cioè non si scioglie nel solvente, si possono usare accorgimenti per trasformarlo in
solubile, ad e-sempio:
gli antrachinoni, che sono P.A.
contenuti in diverse piante e che hanno effetto purgativo, sono insolubili e si
solubilizzano facendone dei derivati sodici (salificazione)
(1) droga = Parte di una pianta che ha
un'azione farmacologica (diversamente, il significato comune indica una sostanza chimica
che altera le sensazioni, la realtà ed il comportamento generale).
(2) solvente = Liquido che ha la
proprietà di sciogliere altre sostanze (chiamate soluti) senza alterarne la natura
chimica: solvente soluto = soluzione.
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