Graviola: combatte davvero il Cancro l'Annona muricata? - Erboristeria Dulcamara

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Graviola: combatte davvero il Cancro l'Annona muricata?

Graviola, ovvero Annona muricata: verità e mito sulla reale efficacia di questa pianta officinale alla quale il mondo scientifico, attraverso la ricerca, specie in campo oncologico, sta rivolgendo sempre di più la sua attenzione. Può la Graviola essere considerato un farmaco alternativo ai più moderni chemioterapici?


Graviola (Annona muricata)

Graviola-Cancro: che relazione c'è tra questa pianta e i tumori?. Il possibile utilizzo della Graviola come antitumorale è a tutt'oggi indagato anche dalla ricerca, al fine di confermare o meno alcuni aspetti relativi alle sue proprietà antineoplastiche. Vendita Graviola nonché acquisto on line su questo sito, che propone anche informazioni di carattere scientifico.




Che cosa è la Graviola

La Graviola è una specie botanica arborea originaria delle Antille, in seguito diffusa anche in altre parti del mondo come alcune zone asiatiche e l'America latina. Varie ricerche hanno messo in evidenza tutta una serie di proprietà che vanno da quella antielmintica (parassiti come la tenia, gli ossiuri, ecc.) a quella antitumorale. Tuttavia, poiché la sua azione sulle cellule tumorali pare dimostrarsi dominante, i ricercatori hanno concentrato i loro studi prevalentemente in questo senso. Lungi da noi pubblicizzare questa pianta come rimedio anti cancro, riteniamo tuttavia che il suo utilizzo può svolgere un ruolo importante nel coadiuvare certi trattamenti oncologici, qualora il vostro medico ne consigli l'utilizzo. Altrimenti, può sempre eessere utilizzata nella prevenzione delle stesse patologie di cui sopra.



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Monografia sulla Graviola


La Graviola appartiene alla famiglia delle Annonaceae e quella che a noi interessa è la specie botanica Annona muricata.

Nomi comuni più diffusi della Graviola: Graviola, soursop, guanàbana.

Parti della Graviola utilizzate in fitoterapia: foglie, semi, frutto, scorza, radici.

Proprietà Potenziali della Graviola:
Antibatterico, antielmintico, antispastico, antitumorale, modulante dell'umore, antispasmodico, astringente, citotossico, febbrifugo, insetticida, antipertensivo, bechico espettorante, sedativo, stomachico, vasodilatatore.

Principi Attivi:
Potenti sostanze antiossidanti e selettivamente citotossiche per le cellule tumorali: bis-tetrahydrofuran acetogenins, neoannonin, desacetyluvaricin, bullatacin, asimicin, annoglaucin, squamocin, rollimusin etc

Modalità D'Uso della Graviola: la dose consigliata consiste nell'assunzione di circa 1,5-2 g al giorno.

La graviola è un piccolo albero sempreverde originario della maggior parte delle aree tropicali del Sud e Nord America, Amazzonia compresa. Produce un frutto grande e di colore giallo verde che può pesare fino a 5 kg, con un diametro di 15-23 cm contenente all'interno una morbida polpa bianca. I frutti crescono su un piccolo e dritto albero sempreverde, alto 5-6 m con grandi foglie lucenti di colore verde scuro. La Graviola è apprezzata in Brasile per il suo piacevole aroma ed il suo sapore unico.  Alcuni studi hanno evidenziato la possibilità che gli alcaloidi presenti nella Graviola abbiano forti effetti antidepressivi e, per questo motivo risultano in corso ricerche approfondite. Per la sua composizione è sperimentato per le presunte proprietà anti-cancerose. La frutta, venduta in molti mercati dei tropici, viene chiamata guanábana nei paesi di lingua Spagnola e Graviola in Brasile.

Tutte le parti della Graviola sono usate in fitoterapia, specie le foglie, la corteccia e le radici a cui sono attribuite diverse proprietà.
Sono stati riscontrati nella Graviola molti composti bioattivi e fitochimici che gli scienziati studiano sin dal 1940 e i molti usi nella medicina naturale sono stati convalidati dalla ricerca scientifica. Tre gruppi di ricerca separati hanno isolato i composti di acetogenina nella graviola e hanno dimostrato proprietà antitumorali ed anticancerogene significative (toxicity selettivo contro i vari tipi di cellule di cancro senza nuocere alle cellule sane). Sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte. Molte delle acetogenine hanno dimostrato il toxicity selettivo alle cellule tumorali a dosaggi molto bassi. Quattro di questi studi sono stati pubblicati nel 1998 e dimostrano la forte capacità antitumorale ed antivirale degli estratti di Graviola.
L'Università di Purdue, in Lafayette Occidentale, Indiana, ha condotto un’importante ricerca sull'acetogenine (grazie ad una sovvenzione dell'Istituto Nazionale sul Cancro e l'Istituto Nazionale di Salute americano - NIH) ed il suo personale ha analizzato almeno nove brevetti (americani ed internazionali).

La Graviola ha dimostrato di possedere proprietà antibatteriche e antimicotiche. Esperimenti condotti alla fine degli anni ’70 dal National Cancer Institute (USA), mostrarono un’attiva citotossicità contro cellule tumorali presente nelle foglie e nello stelo della graviola, per cui i ricercatori hanno da allora proseguito gli studi fino a scoprire nella pianta composti chiamati annnonacee acetogenine i quali sembrano possedere la capacità di inibire la crescita delle cellule di alcuni tipi di tumore (colon, seno e polmoni). Uno studio alla Catholic University of South Corea pare abbia dimostrato che un’acetogenina della graviola sia 10.000 volte superiore a un farmaco chemioterapico come l’adriamicina. La ricerca sugli effetti della graviola sul cancro sta proseguendo e quattro nuovi studi sono stati pubblicati nel 1998 i quali sembrano confermare le acquisizioni degli studi precedenti.


Tratto parzialmente da un articolo di Juicing Vegetables e Rawforbeauty.

(NDR) In tutta onestà pare alquanto prematuro affidarsi alla sola graviola nella cura contro il cancro, ma la nostra speranza resta quella di un ulteriore approfondimento medico-scientifico di questo fitoterapico assai promettente, al fine di un suo possibile utilizzo razionale nella terapia antitumorale. E' necessario ricordare che la terapia medica non può essre sostituita da alcuna cura alternativa, tuttavia può essere integrata, qualora il parere del medico ne sia favorevole.

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