Titolazione e Principi Attivi
Che cos'è la titolazione dei principi attivi e come dobbiamo interpretare i valori?
Interpretare la Titolazione riportata in etichetta
Ogni volta che mi sono trovato a dover spiegare il concetto di
titolazione ad un cliente, impegnato nella lettura di un etichetta
apposta su un fitoterapico, ho sempre incontrato una certa difficoltà
nel comunicarlo (sicuramente a causa mia, non ne discuto), ma è
pur vero che chi acquista un fitoterapico in compresse o sotto forma
di estratto idroalcolico è più probabile abbia maggior dimestichezza
con una bevanda come il caffè, piuttosto che con il prodotto che si
sta apprestando ad acquistare; quindi ho imparato a servirmi di un
oggetto familiare come quello della cialda di caffè, come esempio,
ipotizzando che su ogni confezione venisse dichiarato il contenuto
quantitativo di caffeina per cialda.
Quindi se la confezione di una cialda da 5 g riporta l'informazione
che il suo contenuto in caffeina è dell'1,7%, apprendiamo che ogni
cialda contiene esattamente 0,085 g, ovvero 85 mg.
Allo stesso modo, se su l'etichetta di una confezione di echinacea in
compresse leggiamo che il suo contenuto in estratto secco, per ogni
compressa, corrisponde a 1200 mg la cui percentuale di echinacoside
è del 4%, la quantità di questo suo principio attivo (fenilpropanoide)
per ogni unità sarà di 48 mg.
Come possiamo vedere, la titolazione di un estratto rappresenta una garanzia per il consumatore, sempre più esigente circa la completezza d'informazioni da poter estrarre dalla confezione, ma non necessariamente sull'efficacia dello stesso estratto, perché in realtà non sempre il principio attivo titolato corrisponde all'azione del fitoterapico nel suo complesso, come ho già avuto modo di spiegare attraverso gli esempi dell'ipericina e dell'iperforina. Spesso attribuiamo arbitrariamente una funzione primaria ad una singola molecola, ignorando le vere potenzialità di essa all'interno di un fitocomplesso equilibrato, magari anche con un titolo più basso. Sono dell'avviso che la titolazione degli estratti rappresenti decisamente un passo avanti, lo dico a scanso di equivoci, ma siamo ancora molto indietro sulla conoscenza della vera natura di quel "totum vegetabilis" che ancora oggi, malgrado i numerosi progressi compiuti in campo scientifico e farmacologico nello specifico, sfugge alla nostra comprensione.