•Proprietà antiossidanti della polpa di tamarindo
II tamarindo (Tamarindus indica) è una grossa pianta di origine africana a noi nota in quanto la polpa del suo frutto è in uso farmaceutico come leggero lassativo e, sotto forma di estratto o di sciroppo si ricavano deliziose bibite. L'estratto dalla polpa del frutto è ricco in zuccheri, protidi, acidi organici (malico, citrico, tartarico), oltre ad un olio essenziale. Dalla buccia dei semi del frutto è stato ottenuto, per estrazione alcalina, un principio attivo costituito da polisaccaridi ramificati complessati con derivati polifenolici. Tale derivato, a successivi test, ha rivelato un'inusitata attività antiossidante, antiradicalica. Il potere antiossidante del complesso è stato valutato col sistema DPPH (difenil-picrilidrazile), tramite test di perossidazione lipidica (perossidazione indotta da idrogeno perossido e ioni ferrici su substrato di fosfolipidi insaturi di soia) e tramite test di perossidazione lipidica (sebo) in vivo. L'effetto antiossidante del complesso si è rivelato paragonabile a quello dell'acido ascorbico; in dosi tra lo 0,05 e lo 0,1% ha abbassato del 90% il tasso di perossidazione sui fosfolipidi ed infine, il test in vivo ha evidenziato una considerevole diminuzione dell'ossidazione dei lipidi del sebo a seguito di applicazioni ripetute per alcuni giorni e seguite da esposizione alla luce solare. Dato la sua stabilità anche in presenza di ioni metallici di transizione, il suo impiego può rivelarsi interessante nelle formulazioni di cosmetici colorati e protettivi solari.
Da: Erboristeria Domani A Cura di Paolo Poggi
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