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Ultime Notizie sulla Liquirizia

Liquirizia ed altri estratti ad azione seboregolatrice

E' stato studiato il potenziale di estratti di pj erbe quali regolatori della secrezione sebacea.
Tra le numerose specie testate, quella che ha dimostrato di possedere il maggiore effetto inibente l'attività della 5-alfa-reduttasi si è rivelata la liquirizia (Glycyrrhiza glabra Var. inflata). Come ben noto, l'enzima 5-a-reduttasi ha la proprietà di convertire il testosterone presente nella pelle nel più potente diidrotestosterone, il quale una volta in circolo, induce un allargamento delle ghiandole sebacee ed un concomitante aumento nella produzione di sebo.
L'estratto di liquirizia ha dimostrato di possedere, oltre che azione inibente l'attività dell'enzima, anche attività antimicrobica, pure questa strettamente correlata ad una maggiore produzione di sebo. Sono stati valutati anche estratti di chiodi di garofano (Eugenia caryophyllata) e menta piperita (Mentha piperita L.) ed anche questi hanno rivelato di possedere un'attività inibente l'azione della 5-alfa-reduttasi, mentre per quanto concerne l'estratto da radici di sophora (Sophora japonica L. ) si è visto che la sua principale prerogativa al riguardo è quella di possedere una marcata attività antimicrobica. Questi estratti sono pertanto da tenere in considerazione ai fìni della realizzazione di preparati cosmetici e dermofarmaceutici correlati al trattamento topico di pelli acneiche. Sono state messe a punto altre formulazioni cosmetiche atte a prevenire o correggere eventuali disordini funzionali dell'unità pilosebacea, in particolare su soggetti femminili, al fine di combattere l'attivazione cutanea di
androgeni nel corso del tempo. Le formulazioni studiate e risultate idonee ad impiego sia orale, sia topico, si basano sull'attività di alcuni principi attivi naturali del tipo acidi grassi polinsaturi, flavonoidi e derivati stilbenici presenti negli estratti vegetali utilizzati, che sono stati, un estratto da soia (Glycine soja) ricco in isoflavoni, un estratto da uva rossa (Vitis vinifera) ed un estratto '(olio) da semi di ribes (Ribes rubrum L.). I preparati ottenuti sfruttando le prerogative dei principi attivi di base sono risultati efficaci nel trattamento di pelli seborroiche, affette da acne o alopecia (anche scalpo).

Da: Erboristeria Domani
A Cura di Paolo Poggi

Pubblicato da Amministratore di giovedì 24 febbraio 2005 alle ore 22:53 Commenti (0)

Moringa oleifera

Stabilità di esteri dell'olio di Moringa

Della Moringa (Moringa oleifera), un piccolo alberello originario dell'India, e dell'olio che si estrae dai suoi semi. Quest'olio ricco in trigliceridi di acidi grassi (oleico in particolare, ma anche polinsaturi quale il linoleico), è caratterizzato dal possedere, oltre che apprezzabili caratteristiche organolettiche, una elevata stabilità all'ossidazione.
Tramite racemizzazione del suo olio, si producono esteri caratterizzati da un indice di stabilità ancora superiore a quello dell'olio tal quale, che ne consente un sicuro uso anche per tempi abbastanza prolungati e pertanto interessanti dal punto di vista applicativo in campo cosmetico.
Inoltre presentano caratteristiche di buona scorrevolezza e spalmabilita tanto da essere ritenuti, come l'olio di partenza, tra i più validi componenti lipidici di creme da massaggio.
I derivati dell olio di Moringa sono di diverso tipo: in particolare si adotta un olio racemizzato con olio parzialmente idrogenato, o completamente idrogenato.
Nella tabella sottostante è data una formulazione emolliente a base di esteri ed altri derivati di olio di Moringa.

CREMA FLUIDA EMOLLIENTE PER PELLI SECCHE

Hydrogenated Moringa

Oleifera esters (10,00)
Ethyl moringate (85,00)
Steareth-2 (3,00)
Steareth-21 (1,00)
Stearyl alcohol (4,00)
Glycerin (3,00)
Conservanti, profumo (Q.B.)
Aqua (100)

Da: Erboristeria Domani
A Cura di Paolo Poggi

Pubblicato da Amministratore di giovedì 24 febbraio 2005 alle ore 22:39 Commenti (0)

Ibisco contro Botulino

Un estratto da Hibiscus alternativa al botulino

Nella sua continua ricerca di innovativi approcci per contrastare i visibili segni dell'età, la dermatologia cosmetica ha scoperto una nuova molecola, capace di attenuare temporaneamente le linee dell'espressione del viso. Si tratta del botulino, una tossina del tipo A, proteina complessa prodotta da un ceppo di Clostrìdium botulinum, il batterio Gram-positivo responsabile del botulismo, il tipico awelenamento causato dall'ingestione di cibi avariati. La somministrazione di questa neuro-tossina previene la contrazione dei muscoli facciali tramite inibizione dell'acetilcolina rilasciata dai nervi stimolati a seguito dell'iniezione neuromuscolare della sostanza.
II trattamento cosmetico con botulino, a parte che richiede esperti nell'applicazione, comporta sempre una serie di rischi causa la tossicità della molecola. Esiste un trattamento più sicuro, con un prodotto naturale per inibire la contrazione dei muscoli facciali.
È’ stato recentemente brevettato un ingrediente attivo per applicazione topica, adatto a tale impiego. Si tratta di un oligopeptide estratto dai semi di ibisco (Hibiscus escuientus L), una Malvacea, originaria del Centro Africa, India e zone limitrofe. I semi dell'ibisco sono utilizzati da decenni nelle zone di origine della pianta per le loro elevate proprietà nutrizionali. La scoperta che questo estratto naturale inibisce la contrazione muscolare è stata confermata in vitro, con un originale test eseguito su cellule di coltura simulanti la iperattività di muscoli facciali. Il sistema comprende una co-coltura di cellule muscolari con neuroni che spontanemente originano una contrazione L'effetto inibitorio dell'estratto di ibisco è stato identificato come un decremento nella frequenza delle contrazioni della matrice di co-coltura. Dell'estratto, oltre a questa attività scientificamente dimostrata, si aggiunga che ne è stata pure messa in risalto la marcata attività bloccante i radicali liberi, antiossidante. Quest'estratto è pertanto da considerarsi un interessante ingrediente cosmetico protettivo da radiazioni solari ed altri fattori ambientali, ben riconosciuti quali potenziali acceleratori dell'invecchiamento della cute. Per la sua derivazione vegetale può rappresentare sicuramente una valida alternativa a procedure cosmetico-dermatologiche invasive, come quella del botulino.

Da: Erboristeria Domani
A Cura di Paolo Poggi

Pubblicato da Amministratore di giovedì 24 febbraio 2005 alle ore 20:11 Commenti (0)

Ultime Notizie sull'erba medica (Medicago sativa)

Dall'erba medica un estratto ad attività retinolo-simile

E' stato confermato, a seguito di ripetute esperienze in vivo, che il retinolo e i retinoidi in genere, quando applicati per via topica, sono in grado di stimolare i naturali processi riparativi su pelli danneggiate dai segni dell'età e da esposizione a raggi UV. Queste molecole stimolano la sintesi del collagene, limitano la frammentazione di fibre elastiche e diminuiscono l'attività di metalloproteinasi. Peraltro, la loro applicazione locale comporta spesso problemi correlati al loro potere irritante o reazioni causate da intolleranza. Eseguendo una serie di ricerche su vari derivati vegetali, si è giunti alla scoperta che una frazione ricca in oligosaccaridi isolata da erba medica (Medicago sativa L.), un'erba comune su tutti i prati, fonte di foraggio per animali erbivori, è in grado di sviluppare una serie di azioni biologiche strettamente correlate a quelle del retinolo. Gli oligosaccaridi dell'erba medica si è visto che sono in grado di favorire la protezione della matrice extracellulare, stimolando la sintesi del collagene e limi- tando la degradazione della stessa grazie alla diminuzione dell'attività della metalloproteinasi-1 indotta da radiazioni UV. Sul metabolismo cutaneo, l'attività dell'estratto da Medicago sativa è da considerarsi paragonabile a quella del retinolo: infatti stimola la sintesi di due molecole, le citochine 4 e 19, che sono ritenute specifici markers dell'attività dei retinoidi. Con test in vivo, si è potuto riscontrare che tanto il trattamento con retinolo, quanto quello con l'estratto di erba medica migliorano l'aspetto generale della pelle matura, causando una significativa riduzione delle rughe superficiali. L'analisi per via gascromatografìca ha mostrato che la frazione attiva oligosaccaridica dell'estratto è ricca in galattomannani.

Da: Erboristeria Domani
A Cura di Paolo Poggi

Pubblicato da Amministratore di giovedì 24 febbraio 2005 alle ore 19:35 Commenti (0)

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